Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Fury: "Anch'io, uomo bianco, discriminato perché gitano. Non solo i neri sono vittime di razzismo"

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 04/06/2020 alle 19:15 GMT+2

In un'intervista per GMB, il campione del mondo dei pesi massimi Tyson Fury parla della sua personale lotta contro il razzismo. La discriminazione verso i gitani è tutt'oggi diffusa su più strati della società, e nessuno sembra fare nulla a riguardo.

Tyson Fury backed Andy Ruiz Jr to win his re-match with Anthony Joshua

Credit Foto PA Sport

Anche Tyson Fury ha espresso la sua opinione in merito all’ondata di proteste che sta investendo gli Stati Uniti. La causa del movimento Black Lives Matter è molto sentita dal re dei pesi massimi, che ha definito come “inaccettabili” i gesti delle forze dell’ordine americane nei confronti di George Floyd e di tutte le numerose vittime falciate dalla police brutality.
Ma come la storia di Fury dimostra, le persone di colore non sono le uniche a soffrire una discriminazione sistematica:
Sono un maschio bianco e vengo discriminato perché nomade. Non sono solo le persone di colore a soffrire il razzismo. Secondo me i nomadi sono le vittime attorno alla quale è più consentito discriminare, nel Regno Unito e nel mondo.
Il sito Worldboxingnews riporta un’intervista a GMB, in cui Fury rivisita il suo passato e il suo presente: la sua è una famiglia di gitani, sempre in movimento. La cultura dei “Gypsies” ha forgiato la sua vena da combattente sin da quando era in fasce. Combattimenti costanti tra parenti e sconosciuti, quasi sempre per le strade.
Anche oggi in certi pub, bar e ristoranti compaiono delle scritte: ‘ci riserviamo il diritto di non ammettere né nomadi né gitani.’ È ancora consentito essere razzisti verso i nomadi. Nessuno dice mai niente. È accettato da tutti normalmente, è così e basta.
picture

Tyson Fury, Deontay Wilder

Credit Foto Getty Images

La fama, a detta del neocampione WBC, non ha rimediato a tali manifestazioni di odio:
Penso a tutte le brutte cose che mi sono capitate nella vita, e devo pure leggere quelle scritte sulle porte, venire rifiutato come persona – non in quanto gruppo etnico o robe simili – in quanto persona sono stato escluso, anche dopo esser diventato campione del mondo dei pesi massimi.
L’esempio di Tyson “The Gypsy King” Fury ci dimostra come la discriminazione e il pregiudizio possano colpire tutti, ed è pressoché impossibile sfuggirvi. “Non solo bianchi, neri, marroni… Tutti possono essere razzisti”. Un problema sempre più attuale e sempre più comune, che dovrebbe coinvolgere tutti noi a un livello più diretto e personale.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità