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Si è spento Rocco Agostino

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Pubblicato 25/12/2006 alle 14:00 GMT+1

E' morto a Genova all'età di 75 anni l'ex manager di pugilato Rocco Agostino che ha seguito molti tra i più famosi campioni del ring italiano: Bruno Arcari, Patrizio Oliva, Massimiliano Duran e Mauro Galvano

Cinquant'anni fa, nel 1956, Rocco Agostino ottenne la prima affiliazione alla FPI come direttore sportivo dell'Accademia Pugilistica Dario Bensi di Genova. Nel 1960 staccò la licenza di manager. Il mai dimenticato procuratore genovese aveva compiuto 75 anni il 3 luglio. Da una decina di anni era gravemente malato di diabete.
Rocco Agostino è stato uno dei più grandi personaggi della boxe italiana, una autentica leggenda del ring. Nella sua lunga carriera ha seguito all'angolo almeno 4000 incontri: tra i suoi assistiti, quattro (Bruno Arcari, Massimiliano Duran, Patrizio Oliva e Mauro Galvano) hanno conquistato il titolo mondiale, 23 l'europeo e 42 quello italiano.
A chi gli chiedeva come fosse nata la sua passione per la boxe, rispondeva: "Entrai per la prima volta in palestra a Genova per convincere mio fratello Aldo a lasciar perdere con i guantoni. Me lo aveva chiesto mia madre. Finì che divenni direttore sportivo dopo aver visto in azione Duilio Loi, un genio del ring".
Fiore all'occhiello del suo curriculum di procuratore sportivo è stato Bruno Arcari, considerato tra i più grandi campioni di casa nostra, alla pari di Loi e Benvenuti (101 incontri e solo 5 sconfitte, delle quali 2 per ferita).
Prima di fare il manager a tempo pieno, Agostino guidava i filobus a Genova. "Ho fatto questo mestiere fino al 1969 - raccontava -. Decisi di smettere dopo un viaggio a Vienna per seguire un combattimento: il rientro in auto fu lunghissimo e arrivai in ritardo per presentarmi al turno di lavoro. Quel giorno scelsi di cambiare vita".
Per vent'anni è stato legato alla Fernet Branca, una sponsorizzazione record per durata e nata grazie all'amicizia con la famiglia Zeffirino che aveva ideato il trofeo del Guanto d'orò. Tra i personaggi del mondo del pugilato, Agostino prediligeva Cassius Clay, alias Mohammed Alì, seguito da Carlos Monzon e fra i tanti aneddoti anche divertenti della sua carriera ricordava quando, nel 1973, a Copenaghen, venne pagato come 'borsa' per un titolo mondiale con 60 mila banconote da un dollaro.
La sua ultima apparizione a bordo ring risale al 9 agosto 1997, combattimento per l'europeo dei superwelter tra Davide Ciarlante ed il francese Said Bennajem. Tra gli altri pugili di cui ha seguito la carriera c'é stato anche Nino La Rocca, di cui è stato anche una sorte di tutore, "per evitare - raccontò una volta - che si spendesse subito tutti i soldi che guadagnava".
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