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Autumn Nations Cup - Franco Smith: “L'Italia non deve avere l'assillo del risultato”

Luca Stamerra

Aggiornato 13/11/2020 alle 17:18 GMT+1

AUTUMN NATIONS CUP - Vigilia di Italia-Scozia con gli azzurri che vogliono centrare una vittoria che manca ormai da un anno (l'ultima contro il Canada ai Mondiali). Franco Smith non pensa però al risultato, ma vuol far crescere un gruppo di giovani che faranno parte della Nazionale del futuro.

Franco Smith - Six Nations 2020 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Nuova avventura per l'Italia, che spera di portare a casa un paio di vittorie nella nuova Autumn Nations Cup. Ma il singolo successo non è l'unico obiettivo di Franco Smith che vuole approfittare di queste settimane di ritiro insieme per costruire l'Italia che verrà dopo avere avuto molto poco tempo a disposizione per ricostruire dopo il Sei Nazioni e il covid che ha frammentato i calendari.

Senza la pressione del risultato

Vogliamo sempre raggiungere un risultato. Se non lo diciamo è per non aumentare ulteriormente la pressione, ma tutti qui lavorano per vincere, è sempre nei nostri obiettivi. Vogliamo andare sul campo e giocare al massimo delle nostre capacità. Vincere sarebbe oro, ma abbiamo anche altri obiettivi da raggiungere e per questo sarebbe importante togliere la pressione del risultato, andare là fuori e giocare come meglio possiamo. La vittoria dovrebbe essere solo la risultante del duro lavoro fatto finora
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Debutta Jacopo Trulla

Con Padovani infortunato abbiamo scelto Trulla per giocare dall’inizio. In ogni raduno abbiamo seguito la sua crescita e il suo modo di lavorare. Jacopo ha fatto bene e si è meritato la sua chance. Si tratta di un percorso, Trulla è destinato a rappresentare stabilmente l’Italia nel corso dei prossimi dieci anni, incominciando proprio dalla gara contro la Scozia. Per noi il suo esordio è importante, in un momento dove stiamo introducendo tanti nuovi giocatori, per costruire la squadra che sarà competitiva per i prossimi anni

Torna Ghiraldini. L'obiettivo è avere gruppo da 45 giocatori

L’esperienza è ciò che Leo porta alla squadra. Fisicamente sta bene, questi 18 mesi in cui è stato fermo hanno prolungato, secondo me, la sua carriera. Ha ancora tanto da dare, è un atleta completo che ha un grande vissuto di mischia chiusa. I piloni che saranno intorno a lui hanno bisogno di questo, d’altra parte la differenza fra lui e Lucchesi è di 104 partite. Noi stiamo costruendo una squadra. Abbiamo i migliori giocatori in raduno, ma lo abbiamo detto fin dall’inizio. Vogliamo creare una rosa allargata di 45 giocatori
Per me è molto importante costruire questo gruppo, ma è difficile farlo nell’ambiente dei test match, dove i risultati hanno una grande rilevanza. Per questo devo sempre riuscire a tenere un equilibrio. Penso comunque che abbiamo dimostrato il nostro impegno a sviluppare ogni giocatore che abbiamo convocato. Poi ogni settimana scegliamo coloro che riteniamo i migliori, in modo anche da spingere chi rimane fuori a continuare a lavorare per avere una chance
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Sulla Scozia

Dopo la delusione della Rugby World Cup hanno puntato tanto sulla crescita del loro pacchetto di mischia e sulla difesa, le cose che non erano andate bene al mondiale. Duncan Weir apertura porterà qualcosa di diverso alla loro squadra. Ovviamente con Russell e Hastings abbiamo conosciuto una Scozia molto offensiva, ma non credo che questo cambierà, comunque vorranno giocare con la palla in mano. Tuttavia Duncan ha anche una grande abilità al piede e prima del 2016 ha giocato tanto per la Scozia
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