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Francia-Italia, le dichiarazioni del ct azzurro Franco Smith: "È una fase di rinnovamento"

DaOAsport

Aggiornato 29/11/2020 alle 15:59 GMT+1

AUTUMN NATIONS CUP - Il ct azzurro non fa drammi dopo il netto ko con la Francia: "Abbiamo commesso degli errori che a questo livello si pagano cari. Se ci basiamo solo sul punteggio del campo abbiamo mosso dei passi indietro, ma anche lezioni come quelle di questa sera fanno parte del percorso che abbiamo intrapreso".

Franco Smith

Credit Foto Getty Images

Un’altra sconfitta, l’ennesima per un’Italrugby che non riesce ancora a cambiare passo. Gli azzurri escono battuti per 36-5 dall’incontro di Autumn Nations Cup a Parigi contro la Francia. Come abitualmente accade, crollano alla distanza Bigi e compagni che, dopo esser stati attaccati ai transalpini per tutto il primo tempo, sono crollati nella difesa. Le parole del ct azzurro Franco Smith: “Abbiamo commesso degli errori che a questo livello si pagano cari. Se ci basiamo solo sul punteggio del campo abbiamo mosso dei passi indietro, ma anche lezioni come quelle di questa sera fanno parte del percorso che abbiamo intrapreso. Siamo frustrati, ma se la settimana prossima dimostreremo di aver imparato dalla sconfitta contro la Francia avremo comunque compiuto un nuovo passo nel nostro cammino”.
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"Francia più paziente di noi"

La Francia è scesa in campo con un piano di gioco pressoché identico al nostro, profondamente basato sull’utilizzo del piede. Hanno eseguito meglio di noi, sono stati più pazienti e abbiamo perso la battaglia dei calci. Contro la Scozia avevamo dominato in quest’area del gioco, stasera invece abbiamo commesso un passo indietro. Abbiamo anche provato ad attaccare palla in mano, sarebbe ingeneroso dire che non abbiamo provato altre soluzioni se non quelle del gioco tattico al piede”.

"Siamo in una fase di rinnovamento"

“Stiamo vivendo una fase di rinnovamento del gruppo, due terzi degli atleti in campo stasera non erano con noi pochi mesi fa. Ogni gara per noi è una grande sfida, dobbiamo essere realisti e sapere che oggi misurare la nostra crescita solo coi risultati può rivelarsi frustrante. Noi lavoriamo per portare questo gruppo a vincere, e anche le sconfitte fanno parte del processo che porterà questo gruppo di atleti a costituire l’ossatura della Nazionale per i prossimi sei-otto anni, ed a essere un avversario difficile da sfidare per chiunque”.
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