Fisio Harlequins radiato

La notizia arriva da Londra ed è di quelle che fanno piacere, almeno a chi è innamorato del rugby e vorrebbe che questo sport rimanesse pulito. Radiazione dall'albo per l'ex fisioterapista della squadra londinese degli Harlequins, Stephen Brennan, che aveva ammesso di avere avuto un ruolo nello scandalo della finta ferita con sangue accusata da un suo giocatore nel match dello scorso aprile contro gli irlandesi del Leinster valido per i quarti di finale di Heineken Cup.

Per permettere di rientrare in campo a un giocatore già sostituito, Nick Evans, specialista dei calci piazzati, gli Harlequins finsero una ferita sanguinante dell'ala Tom Williams. Solo così infatti il giocatore avrebbe potuto lasciare il campo per permettere l'ingresso del compagno di squadra. Nulla di male dal punto di vista sportivo, perché la partita fu comunque vinta 6-5 dal Leinster, ma naturalmente la notizia ha fatto gridare allo scandalo in tutto il mondo della palla ovale.

I 12 mesi di sospensione a Williams (poi diventati 4 in corte d'appello) e la multa agli Harlequins (intorno ai 260mila sterline) impallidiscono di fronte alla punizione di Stephen Brannan: all'allora fisioterapista degli Harlequins, già squalificato per 2 anni dal rugby, ora viene vietato anche di "praticare privatamente la professione". Lo ha stabilito dopo due giorni di udienza tenuti a Londra il consiglio che vigilia sulle professioni degli operatori della salute. Il "Bloodgate", così è stato chiamato in Inghilterra lo scandalo per la finta fuoriuscita di sangue, finisce qui. E speriamo non si verifichino più episodi di questo genere.