L’Italia fa l’impresa: Scozia abbattuta a Murrayfield!
DaEurosport
Aggiornato 28/02/2015 alle 18:06 GMT+1
I ragazzi di Jacques Brunel centrano la prima sofferta vittoria nel Sei Nazioni 2015: il 22-19 ottenuto a Edimburgo bissa il 37-17 del 2007, finora unico successo azzurro sul campo degli scozzesi. Decisiva una meta tecnica a pochi secondi dalla sirena finale, oltre alle mete di Furno e Venditti
L’Italia può urlare, questa volta di gioia. Il popolo azzurro aspettava da tempo questo momento, quello della prima vittoria al Sei Nazioni 2015: e finalmente è arrivata, a Murrayfield contro la Scozia. 22-19 il finale di una partita iniziata male, raddrizzata grazie al lavoro di tutti e finita in crescendo: una grande dimostrazione di forza e di orgoglio, su un campo che aveva visto gli azzurri trionfare solamente una volta in passato.
Sergio Parisse era infatti l’unico superstite dell’ultima impresa azzurra in terra scozzese, quella del 2007, quando l’Italrugby di Berbizier si impose per 37-17. Il gruppo di Brunel risponde a voce alta alle critiche piovute dall’estero ma anche dal nostro Paese: “Italia fuori dal Sei Nazioni”, “Non vi meritate di essere nell’elite del rugby”, “Meritate il cucchiaio di legno!”. Niente di tutto ciò: il Cucchiaio si allontana dalla tavola azzurra, grazie alle mete di Furno e Venditti, le prestazioni di Biagi, Favaro e McLean, il coraggio degli esordienti Bacchin e Visentin e alla grande carica di capitan Parisse, il più stanco ma felice alla fine del match. L’Italia c’è: lo sanno in Scozia e ora ce ne siamo resi conto anche noi.
LA CRONACA DELLA PARTITA
Nel tempio di Murrayfield l’inizio non è certo dei migliori: 20” e Favaro viene catturato (Minto se ne va), concedendo il primo calcio e di conseguenza i primi tre punti a Laidlaw e alla Scozia. Furno balbetta in rimessa ma in mischia gli azzurri hanno la meglio. All’8’ l’errore che rischia di tagliare le gambe agli azzurri: Haimona recapita l’ovale direttamente nelle mani di Bennett che vola in meta. 10-0 e partita in salita. La risposta non si fa attendere: al 10’ ecco la meta azzurra, con Furno bravo a capitalizzare una maul formatasi a 10 metri dalla linea. Haimona però non trasforma ed è 10-5. La Scozia perde un po’ la baldanza dei primi minuti di gioco, ma ogni volta che sale colpisce: altro calcio di Laidlaw a cui risponde Haimona. L’Italia tiene botta e prova a risalire il campo, la Scozia da par suo non riesce a sfondare. Al 27’ un fuorigioco italiano concede un altro calcio a Laidlaw, per il 16-8. Passano i minuti e l’Italia guadagna campo: al 37’ da un calcio sbagliato di Haimona (palo) scaturisce la seconda meta azzurra: Venditti è il più lesto di tutti, Haimona trasforma e l’Italia accorcia sul 16-15, risultato che chiude anche la prima frazione di gioco.
Si riparte e dopo poco (44’) un problema alla caviglia tradisce Haimona, sostituito da Tommaso Allan. Le due squadre danno vita a una grande battaglia in mezzo al campo: né Scozia né Italia vogliono perdere metri e allora i punti d’incontro diventano fondamentali. Al 53’ l’Italia ha la grande chance di portarsi in vantaggio, dopo un calcio guadagnato dalla mischia ordinata: Allan però non centra i pali, per la delusione dei tifosi azzurri. I minuti passano ma il tabelllino non cambia: al 60’ ci prova la Scozia, ma Favaro e Bacchin chiudono la porta, placcando con continuità. Al 61’ Hogg prova ad andare in meta, ma c’è in avanti. Il finale è tutto per gli azzurri, che provano a mettere all’angolo gli avversari: al 76’ l’arbitro fischia un fallo contestato contro i nostri, ma non è finita. Al 79’ altra carica dell’Italrugby, che danno tutto quello che hanno: e alla fine vengono ricompensati dalla meta tecnica, accordata dall’arbitro Clancy. E’ 22-19, l’Italia ripete l’impresa già compiuta nel 2007. La festa può partire.
IL MIGLIORE IN CAMPO – Simone Favaro: un suo placcaggio a metà ripresa rischia di diventare lo spot del gioco del rugby. Gran partita da parte del numero 7 azzurro, salito ulteriormente di livello nelle ultime uscite. Applaudito da Murrayfield al momento della sostituzione. Si perde le emozioni finali.
LA DICHIARAZIONE – Jacques Brunel: “Siamo molto contenti. Abbiamo avuto una settimana difficile, con tanti cambiamenti. Siamo arrivati con la volontà di mettere a posto ciò che abbiamo fatto nelle prime due partite. Abbiamo avuto una grande volontà, di essere protagonisti del gioco. E ci siamo riusciti”.
IL TWEET DELLA PARTITA - E' tempo di festeggiare!
IL TABELLINO
Scozia: Hogg; Seymour, Bennett, Dunbar, Lamont S.; Horne, Laidlaw (cap); Beattie, Cowan, Harley; Gray J., Swinson; Murray, Ford, Dickinson a disposizione: Brown, Grant, Cross, Toolis, Watson, Hidalgo-Clyne, Tonks, Scott all. Cotter
Italia: McLean; Visentin, Morisi, Bacchin, Venditti; Haimona, Gori; Parisse (cap), Favaro, Minto; Furno, Biagi; Chistolini, Ghiraldini, Aguero a disposizione: Manici, De Marchi Al., Cittadini, Fuser, Vunisa, Palazzani, Allan, Bisegni all. Brunel
arb. Clancy (Irlanda)
Marcatori: 1’ cp. Laidlaw, 9’ m. Bennett, tr. Laidlaw, 10’ m. Furno, 15’ cp. Laidlaw, 17’ cp. Haimona, 27’ cp. Laidlaw, 36’ m. Venditti tr. Haimona, 67’ cp. Laidlaw, 79’ meta tecnica per l’Italia, tr. Allan.
Cartellino giallo: 79’ Toolis, 80’ Watson
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