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L'Italia si rilancia con Franco Smith, Inghilterra in pole: i pronostici di Raimondi e Munari

Davide Bighiani

Pubblicato 31/01/2020 alle 14:51 GMT+1

Che Sei Nazioni sarà? L'edizione post Coppa del Mondo è sempre un po' particolare e potrebbe riservare qualche sorpresa. Abbiamo chiesto ad Antonio Raimondi e Vittorio Munari, voci di Discovery per il rugby, di darci il benvenuto al torneo di quest'anno, ricordandovi che anche quest'anno le partite saranno LIVE su Dmax e it.dplay.com

Wales rugby

Credit Foto Eurosport

Che Italia sarà con Franco Smith? Cosa cambierà?

Antonio: Sicuramente cambia qualcosa nel metodo, sono stato a vedere gli allenamenti, cambia nella programmazione, nel lavoro. Franco Smith porterà le sue idee, sono ben radicate, è un allenatore molto meticoloso, cercherà di giocare sui nostri punti di forza. Mi aspetto un rugby che darà importanza al piede: gioco sul territorio e poi provare a fare qualità in attacco, il doppio playmaker (Canna a supporto di Allan) va in quel senso.
Vittorio: Franco ha convincimenti valoriali radicati, li ha sempre perseguiti, anche e soprattutto attraverso il rugby e questo è il suo punto di forza. Dal punto di vista tecnico, la sua provenienza sudafricana gli fa dare importanza alla struttura ma con un occhio alla "pazzia individuale" che va elogiata e apprezzata.

Su quali giocatori punterà?

Antonio: Smith è un allenatore che sa dare spazio ai giovani, che sa continuare la formazione dei giovani, così come ha fatto quando allenava il Benetton Treviso. Ruzza e tanti altri, poi li vedremo con il passare dei match.
Vittorio: I giocatori di talento con Smith avranno sempre spazio: se devo fare un nome su tutti dico "Minozzi". Apprezzerà sicuramente le sue abilità, ma naturalmente è come scoprire l'acqua calda.
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La squadra favorita del Sei Nazioni?

Antonio: La logica dice "Inghilterra", che arriva dal secondo posto nella Coppa del Mondo in Giappone e ha anche avuto continuità tecnica, anche se Eddie Jones ha cambiato qualcosa a livello di assistenti: è la squadra più preparata. Si tratta comunque dell'inizio di un nuovo ciclo, che porterà poi alla Coppa del Mondo del 2023. La Francia ha qualità enormi ma ha zero esperienza: questi giovani potrebbero già fare un exploit alla prima giornata, in questo caso il torneo cambierebbe completamente. Il Galles parte da campione in carica ma con un nuovo allenatore, anche l'Irlanda con Farrell dopo il fallimento della Coppa del Mondo.
Vittorio: L'Inghilterra ha fuori casa Scozia e Italia, le altre le ha in casa: se passa la partita con la Francia potrebbe farcela. E' la squadra che ha mantenuto la struttura di prima e ha anche il dente avvelenato. Ci possono essere anche delle sorprese, come il Galles, non so l'Irlanda che è ben strutturata e ha buoni giovani. Non credo che la Francia possa già essere pronta: potrà fare grandi exploit, ma non sarà costante.

Giocatori da tenere d'occhio?

Antonio: Tutti i giovani francesi, da Tamac in poi: sono tantissimi e hanno già vinto insieme le due ultime coppe del mondo Under 20. Un'ottima presentazione per un gruppo che vuole crescere.
Vittorio: L'irlandese Caelan Doris è quello più eclatante: a 21 anni obbliga il suo allenatore a far posto a lui, spostando altri campioni. Come è stato per Sam Cane e Riche McCaw, sembra un predestinato.
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