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Rugby: Talento, dubbi, prospettive, cosa ci lascia il Sei Nazioni 2020

Davide Bighiani

Aggiornato 02/11/2020 alle 12:28 GMT+1

Il Sei Nazioni 2020, il più strano di sempre per colpa del Covid, ci lascia alcune indicazioni sul momento di forma delle big europee e ci mette di fronte ai soliti interrogativi sul rugby azzurro.

Focus: Inghilterra vincente nel Sei Nazioni 2020

Credit Foto Eurosport

Va in archivio un Sei Nazioni strano, il più strano di tutti: abbiamo atteso oltre otto mesi e abbiamo assistito a 4 partite senza pubblico, due delle quali con l'Italia protagonista. Ha vinto l'Inghilterra, che ha perso la prima partita (contro la Francia con cui ha condiviso i 18 punti finali) ma poi le ha vinte tutte, dimostrandosi già molto solida e concreta; la Francia ha dato spettacolo, prima a tratti poi in maniera costando, mettendo in mostra giovani individualità - quella di Ntamack su tutte ma anche Dupont - che fanno ben sperare per il prossimo futuro e il quarto posto nel ranking mondiale parla già da sé; la Scozia ha sorpreso in positivo, inanellando tre vittorie e ora numero 7 mondiale, il Galles in negativo (crollato dalla terza all'ottava piazza al mondo), vittorioso solo con l'Italia, mentre continuano i lavori in corso per un'Irlanda che non è ancora pronta per gli scontri ad altissimo livello, quando conta veramente.
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Sei Nazioni 2020, Francia-Irlanda 35-27: gli highlights

Italia, -134 punti

E l'Italia? I numeri, al solito parlano da soli: 0 punti a referto per il quinto anno di fila, l'ennesimo Cucchiaio di Legno (il 15°, il 10° Whitewash) e soprattutto un computo negativo di punti di -134, il peggiore delle ultime tre edizioni (erano stati -88 nel 2019 e -111 nel 2018). Ko per 42-0, 35-22 e 17-0 a febbraio, 50-17 e 34-5 a ottobre, con prestazioni altalenanti dovute essenzialmente a due fattori: l'immancabile gap con le altre partecipanti al torneo - il Galles, formazione 4a classificata davanti a noi, ci ha battuto 42-0 alla prima giornata, per esempio - e l'età media molto bassa dei nostri giocatori, data la scelta del ct Franco Smith di puntare decisamente sui giovani per cercare di dare nuova linfa al nostro movimento.
Vanno in questo senso anche le parole del ct a fine torneo, dopotutto. "Avevamo un nuovo gruppo, con tanti ragazzi alle prime uscite internazionali, pochi caps e tante lezioni da imparare, non solo con le spiegazioni in settimana, ma anche con l’esperienza sul campo. Anche, per certi versi, con sconfitte anche dure, come quella di Dublino"
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L'Inghilterra vince il Sei Nazioni dopo il successo della Francia sull'Irlanda

Credit Foto Getty Images

I numeri degli azzurri

Si impara dalle sconfitte, quindi, e si guarda al futuro, giustamente: allora sarà fondamentale ripartire da chi dei nostri giovani si è messo in mostra in queste partite. Jake Polledri su tutti, autore di una meta con l'Inghilterra e secondo nella classifica dei turnover (6, uno in meno dell'irlandese Stander) e quarto per palle portate; e poi Mattia Bellini, in meta contro la Francia e quarto per metri corsi nel Sei Nazioni 2020 (379 metri), ormai punto di riferimento degli azzurri; sul podio dei migliori anche Matteo Minozzi, anche lui in meta con la Francia, scheggia impazzita che serve come il pane a scompaginare le carte in tavola durante i match e secondo per offload (9) dietro a Dupont (12). Buone notizie anche per Carlo Canna che dopo aver cambiato ruolo è nella top 10 dei tackles (66), mentre Braam Steyn è risultato terzo nella classifica delle touche vinte (14). E poi nelle ultime due partite abbiamo scoperto un ottimo numero 10 nel 21enne Paolo Garbisi, autore di 12 punti contro l'Irlanda (e automaticamente miglior marcatore azzurro), e una buona seconda linea con la coppia Cannone-Lazzaroni, anche loro in grande crescita.
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L'Italia esce sconfitta dal match con l'Irlanda a Dublino per 50-17, Sei Nazioni 2020

Credit Foto Getty Images

Quindi Italia ancora rimandata, e non potrebbe essere altrimenti visti i risultati, ma il prossimo futuro, che si chiama Autumn Nations Cup - che vedrà gli azzurri di Franco Smith impegnati contro Scozia, Figi e Francia dal prossimo 13 novembre - promette già scintille. O almeno ce lo auguriamo.
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Italia battuta dall'Inghilterra 5-34, gli highlights

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