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Rugby, Sei Nazioni 2022. Chi è Ange Capuozzo, l'azzurro che ha segnato due mete all'esordio contro la Scozia

Davide Bighiani

Pubblicato 12/03/2022 alle 18:14 GMT+1

RUGBY - L'ennesima sconfitta dell'Italia al Sei Nazioni contro la Scozia porta con sé un raggio di luce e il suo nome è Ange Capuozzo: il 22enne italo-francese è stato in grado di siglare due mete al suo esordio in azzurro, in meno di 40 minuti di gioco. Andiamo a scoprire da dove arriva e quali sono le sue potenzialità.

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"Sono molto contento della nostra squadra, ha fatto una buona partita secondo me. Ci ha messo il cuore in tutto il match, abbiamo solo fatto una serie di piccoli errori: nel secondo tempo c'è stato più spazio per il fisico, dobbiamo lavorare più sul tempo della partita. Scusa per il mio italiano...": gli occhi di Ange Capuozzo brillano alla fine di Italia-Scozia. 33-22 per i nostri avversari, ma il ragazzo classe 1999, all'esordio, è in grado di segnare due mete in meno di 40' e di catturare l'occhio dei 40mila dell'Olimpico, che alla fine tributano un lungo applauso a lui e agli azzurri sconfitti, ancora una volta.

Chi è

Storia particolare la sua e, no, non ha niente a che fare con il noto giornalista Toni Capuozzo. Il nuovo arrivato nella truppa azzurra dell'Italrugby si chiama Ange Capuozzo, ha 22 anni (nato il 30/04/1999) ed è di origine italiane da parte di padre: i suoi nonni paterni infatti sono nati a Napoli, mentre suo padre è nato in Francia, a Grenoble, e sua madre è francese e malgascia (Madagascar). A casa sua si parlava francese sì ma anche napoletano. Per questo a fine partita, nell'intervista di rito per chi si è guadagnato questa possibilità, Ange parla un italiano un po' claudicante ma vuole farlo al meglio. Il ragazzo però è lanciato, come dimostrano anche i suoi numeri al Grenoble, dove ormai è tornato ad essere titolare in ProD2 e autore di mete importantissime. Si è guadagnato - di fatto - anche il Tolosa nella prossima stagione e non si vuole certo fermare qui.

Il suo passato

Il nostro Ange comincia a giocare a rugby alle porte di Grenoble, più precisamente all’US 2 Ponts, club della cittadina di Le Pont-de-Claix: dal 2010 parte la trafila nelle giovanili del Grenoble. Esordisce in prima squadra nel maggio del 2019, nella 25^ giornata del Top 14: la partita giocata a Pau e persa 22-0 dal Grenoble (che poi retrocede in Pro D2). Da allora, l’estremo è un punto fermo dei rossoblù in ProD2, la seconda lega transalpina di rugby: fino ad oggi ha all'attivo 48 presenze (40 da titolare) e 16 mete realizzate.

Le sue caratteristiche

Lo avete in visto in campo: non certo il rugbista che ti aspetti, con i suoi 177 centimetri e i suoi 70 kg scarsi. Il talento però non si discute: ala/estremo molto eclettico, ha nella fase offensiva il suo "plus": così come ha fatto negli ultimi tempi a Grenoble - e certamente farà su palchi ben maggiori in futuro - sa letteralmente danzare con la palla in mano. Vedere per credere le due mete realizzate oggi contro la Scozia. E poi se lo chiamano "Speedy" ci sarà un motivo: proprio sfruttanto le sue misure "mini" riesce spesso a sfuggire all'avversario diretto, diventando una dinamo impazzita che può far molto male alle difese schierate.

Ange e l'Italia

La sua storia con l'Italia - come lui stesso ha ricordato in un post - è iniziata ai Mondiali Under 20 in Argentina, ormai 3 anni fa; poi la selezione A in Spagna e oggi la sua prima presenza in Azzurro, dopo la prima chiamata ricevuta solo qualche giorno fa. "Orgoglioso e felice", proprio come siamo noi a vederlo in campo con questa voglia e questo atteggiamento, che speriamo siano contagiosi per tutti.
In Ange Capuozzo we trust.
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