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O’Shea: “Stiamo migliorando, sono ottimista. Con il Sudafrica dovremo dimenticare Firenze"

DaOAsport

Aggiornato 27/10/2017 alle 11:55 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Conor O'Shea - Italia 2016

Credit Foto LaPresse

I Test Match di novembre si avvicinano. L’Italia, guidata da Conor O’Shea, proverà ad interrompere un digiuno che dura da nove partite consecutive, dalla vittoria contro il Sudafrica di un anno fa. Il CT conta di migliorare i risultati del gruppo azzurro, allo stesso modo di come è migliorato il suo italiano. “Studio e quando non so domando“, ha ammesso candidamente in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. “Dell’Italia amo tutto, è un gran paese. Ma non mi piacciono la burocrazie, i tempi lunghi e la quasi totale assenza di attività motoria nella scuola. È uno dei motivi per cui le mie figlie hanno ripreso gli studi in Inghilterra. Lo scorso anno è stato difficile. Non entro nel merito ma credo che molte difficoltà ai vertici nascano da lì“.
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Allargare le basi

Stiamo cercando di allargare la base. Sono ottimista: la strada è lunga ma è quella giusta. Non siamo dove vorrei ma i recenti test dimostrano che i giocatori migliorano e progrediscono, merito degli staff delle franchigie e dei miei collaboratori diretti“. Passando ai convocati, ci sono tanti giovani. “La concorrenza ora è elevata e non è stato facile per me scegliere. Minozzi, Bellini, Violi, Licata, Giammarioli fanno passi da gigante ma non possiamo prescindere dai più esperti, come Parisse e Ghiraldini“. Proprio Licata vive una situazione particolare, in “prestito” dalle Fiamme Oro. “C’è grande collaborazione. Giocherà le due prossime partite di Top14 e poi farà tre settimane con noi. Anche per Favaro. Fino a settembre 2018 sarà impegnato con concorso e corso dell’arma ma le porte per lui saranno sempre aperte“.

Il risultato conta, le prestazioni di più

“Le nuove regole sui punti di incontro ci imporranno di tenere di più la palla. Sarà decisivo l’equilibrio tra i reparti: l’intesta Canna-Violi è consolidata ma alla base deve esserci il lavoro degli avanti, la conquista“. In quali ruoli l’Italia è più coperta? “In terza linea, dove Pettinelli scalpita. Ai centri ho varie opzioni nonostante le assenze di Morisi e Campagnaro“. Cosa si aspetta, quindi, dalle partite di novembre? “Le rivali hanno tutte un ranking migliore, ricordiamolo. Il risultato conta, ma anche la qualità delle prestazioni. Contro le Figi a giugno ci era mancato qualcosa ma ora siamo migliorati. Mi piace l’idea di andare a Catania ed allargare i confini. Con l’Argentina non mi faccio illusioni mentre con il Sudafrica l’imperativo è dimenticare Firenze. Loro ricorderanno…“. Chi calcerà? “Canna o McKinely, con Violi, Minozzi e Tebaldi alternative“.
alessandro.tarallo@oasport.it
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