Rugby, All Blacks e Irlanda, altro che test match: a dominare i raduni è il Covid
DaOAsport
Pubblicato 27/06/2022 alle 11:39 GMT+2
RUGBY - In casa Nuova Zelanda, infatti, sono tre i positivi. Si tratta dei giocatori David Havili e Jack Goodhue, oltre al tecnico Ian Foster. Proprio Foster rischia di dover saltare l’esordio e al suo posto è stato chiamato Joe Schmidt, neozelandese ma in passato ct proprio dell’Irlanda.
Vigilia difficile per la serie di test match tra Nuova Zelanda e Irlanda, con il tour estivo dei verdi in casa dei tuttineri che è caratterizzata dal riacutizzarsi dell’emergenza Covid. In casa Nuova Zelanda, infatti, sono tre i positivi. Si tratta dei giocatori David Havili e Jack Goodhue, oltre al tecnico Ian Foster. Proprio Foster rischia di dover saltare l’esordio e al suo posto è stato chiamato Joe Schmidt, neozelandese ma in passato ct proprio dell’Irlanda.
Un’emergenza che, però, Ian Foster vuole vedere in ottica positiva. “È una grande opportunità per lo staff e per i giocatori, che saranno ancora più motivati di fare un passo avanti. Abbiamo imparato ad affrontare l’inaspettato, come ognuno di noi ha fatto negli ultimi anni. Continuerò a lavorare via Zoom, e ho piena fiducia nel gruppo di allenatori e nei giocatori” le sue parole.
In casa irlandese, invece, è risultato positivo il giovane talento Mack Hansen, un’assenza che si unisce a quelle degli infortunati Rob Herring e Iain Henderson. Proprio per questa situazione emergenziale è stato chiamato in extremis il tallonatore Niall Scannell.
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