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Coppa del Mondo, focolaio di 30 positivi al Covid dopo la tappa di Budapest

DaOAsport

Pubblicato 18/03/2021 alle 12:16 GMT+1

Scherma - La tappa di sciabola ha avuto un esito preoccupante ed evidentemente qualcosa non ha funzionato nella bolla ungherese.

Irene Vecchi

Credit Foto Getty Images

La Coppa del Mondo di scherma è ricominciata lo scorso weekend a Budapest con le prove (individuali e a squadre) dedicate alla sciabola. Si trattava del ritorno in pedana dopo la pandemia, ma non è stato un inizio fortunato, visto che al termine delle gare, come ha riportato L’Equipe, sarebbe scoppiato un cluster di Covid che vede coinvolte una trentina di persone fra atleti, componenti degli staff tecnici e arbitri.
Un vero e proprio focolaio e che potrebbe mettere a rischio le prossime tappe di Coppa del Mondo (nel weekend la spada e nel prossimo il fioretto). Nei giorni scorsi la federazione giapponese ha comunicato la positività di cinque membri della squadra che ha preso parte all’evento a Budapest ed inoltre anche la sciabolatrice greca Despina Georgiadou ha comunicato la sua positività. L’Equipe ha fatto sapere anche dell’isolamento da parte di due atleti ed un allenatore francese ed oltre a loro anche altri quattro contatti stretti con loro.
Qualcosa non ha funzionato sicuramente nella bolla di Budapest, nonostante i controlli e tamponi a tutti gli atleti, tecnici ed arbitri presenti.
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