Åre, Shiffrin marziana nella prima manche del gigante, Brignone quarta

Difficile fare meglio di così. Mikaela Shiffrin dà l'ennesimo saggio del suo infinito talento dominando la prima manche del gigante di Åre, penultima tappa della Coppa del Mondo di sci alpino 2022/23. La statunitense sfodera una discesa perfetta, precisa in ogni suo passaggio e soprattutto all'attacco dal principio al traguardo. Una prova irresistibile, tanto che nonostante una gara di soli 55 secondi (tolto il muro iniziale per decisione FIS non legata al meteo) solo due atlete restano sotto il secondo di distacco: Valerie Grenier (+0.58) e Franziska Gritsch (+0.93). Bravissime la canadese e l'austriaca, anche se va detto che le due scendono in un momento di visibilità più favorevole rispetto alle atlete prima di loro. Per Shiffrin si fa sempre più concreta la conquista della Coppa di specialità visto che Lara Gut-Behrami, la più immediata inseguitrice, esce malamente nella zona dei dossi.

IL CALENDARIO DI COPPA DEL MONDO | LA CLASSIFICA GENERALE FEMMINILE

L'Italia è presente nelle posizioni di vertice grazie a Federica Brignone. La valdostana, in gara col pettorale numero 4, disputa una manche brillante e precisa, che però viene offuscata dal capolavoro di Shiffrin, scesa poco dopo di lei. È comunque quarta (+1.04), ampiamente in corsa per il podio, così come la polacca Maryna Gasienica-Daniel (+1.08), la svedese Sara Hector (+1.13) e la norvegese Thea Louise Stjernesund (+1.16). Discreta anche la prima di Wendy Holdener (+1.45), che guida un gruppone piuttosto fitto davanti a Tessa Worley (+1.52), Petra Vlhova (+1.60) ed Estelle Alphand (+1.63). Marta Bassino torna dopo aver saltato Kvitfjell a causa di un lutto in famiglia, ma non può essere al 100% dal punto di vista mentale. La piemontese chiude dodicesima (+1.73). Si qualificano anche Roberta Melesi (24ª a 2.56 nonostante un errore) ed Elisa Platino (25ª a 2.61). Non ce la fa Sofia Goggia (+3.32 e troppo trattenuta). Seconda manche alle 13, con Shiffrin a caccia del sesto successo stagionale in gigante e del 86° in carriera in Coppa del Mondo. Come Ingemar Stenmark.