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Coppa del Mondo Beaver Creek 2022/2023 - Kilde batte Odermatt per 6 centesimi, guerra stellare! Italiani fuori dai 15

Luca Montanari

Aggiornato 03/12/2022 alle 20:26 GMT+1

SCI ALPINO - Battaglia stellare tra Kilde e Odermatt: il norvegese riesce a trionfare per appena 6 centesimi, l'elvetico può rammaricarsi per una sbavatura che gli costa ancora la mancata vittoria in discesa. Crawford beffa Mayer al terzo posto. Prova deludente degli azzurri: il migliore è Marsaglia, 16°, mentre Paris e Casse chiudono a ridosso dei primi venti.

Odermatt clamoroso! 2° a un soffio da Kilde nonostante due errori

Siamo solo alla quarta gara della stagione, ma la rivalità tra Kilde e Odermatt sembra destinata a durare anni. Due sciatori che si prendono tutte le luci della ribalta nelle gare veloci, che duellano in un'altra dimensione facendo mettere le mani nei capelli al pubblico a colpi di cronometro e lasciando le briciole agli altri. Il primo capitolo di questa guerra stellare” - o meglio, il secondo/terzo, dato che una settimana prima avevano già battagliato a Lake Louise - viene conquistato dal detentore della coppa di specialità, Kilde, ma il divario dal fenomeno elvetico è esiguo e Odermatt sfiora la sua prima vittoria in discesa libera per soli sei centesimi.
Il "Pollicino” di turno sulla Birds of Prey è il canadese James Crawford, che silenziosamente ritorna sul podio da marzo, il primo in questa specialità, battendo di misura Matthias Mayer. All’Italia non vanno nemmeno i rimasugli di mollica: solo Matteo Marsaglia può dirsi non deluso (16°), male tutti gli altri veterani. A cominciare da Dominik Paris (20° a +1"73), ancora spento in questo avvio di stagione.
Chi vince la Coppa del Mondo maschile?

La top-10

1. A.A. KILDE (NOR)1:42.09
2. M. ODERMATT (SUI)+0.06
3. J. CRAWFORD (CAN)+0.79
4. M. MAYER (AUT)+0.80
5. V. KRIECHMAYR (AUT)+0.94
6. R. BAUMANN (GER)+0.99
7. R. COCHRAN-SIEGLE (USA)+1.06
8. M BAILET (FRA)+1.22
9. N. HINTERMANN (SUI)+1.24
9. B. FEUZ (SUI)+1.24
Una volta sceso, Kilde genera il vuoto, un "metaverso" di otto decimi in cui aprire lo scenario del duello entusiasmante con Odermatt. Il 25enne svizzero si difende egregiamente nel tratto in scorrevolezza, poco congeniale alle sue caratteristiche, si esalta sul ripido - pane per i suoi denti - dove vola e passa nettamente davanti al norvegese. Gli sci viaggiano velocissimo sotto i piedi di Odi, forse troppo: in un paio di occasioni supera il limite e finisce lungo, sbavature che lo tengono dietro per una manciata di centesimi. La vittoria in discesa resta ancora un tabù dopo esserci andato vicinissimo pure stavolta. Amaro in bocca ma non troppo: quarta gara su quattro sul podio in Coppa del Mondo, la nona consecutiva comprendendo il finale della precedente stagione, leadership robusta. Bis in discesa e 15 vittorie nel circo bianco invece per Aleksander Aamodt Kilde, ormai certezza assoluta in questa specialità, basti pensare che nelle ultime 26 discese il 30enne di Baerum ha collezionato 25 top-10 e un solo ritiro.
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Bum bum Kilde! Altro giro, altra discesa vinta: rivivila

Bocca asciutta per gli austriaci: Mayer è ancora quarto in discesa, sulla Birds of Prey come nella Men's Olympic di Lake Louise, questa volta per un soffio, un solo centesimo sul canadese James Crawford, che presenta sul podio la propria candidatura di mina vagante della stagione. Dietro al bronzo olimpico c'è il compagno di squadra Vincent Kriechmayr, appesantito dal vento in alta quota che non gli permette di avere tanta velocità in fase di spinta, accumultando proprio in alto gran parte del ritardo dal vincitore.
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"Ma come ha fatto?": numero di Crawford, si rialza con gli sci incrociati

Il vento in effetti è un fattore che influisce sulla gara, che diventa contrario dopo le prime discese. Soprattutto perché il livello complessivo, a parte quei due davanti, è abbastanza equilibrato e i distacchi dalla quinta posizione in poi non sono così eccessivi. Ne approfitta Romed Baumann col pettorale 1: sebbene appaia poco in fiducia, riesce a ricamarsi una preziosa sesta posizione subendo meno di un secondo da Kilde. Tra i numeri più alti si inserisce solamente Matthieu Bailet, ottavo dietro ad un Cochran-Siegle in lotta per il podio sulle nevi di casa fino a metà discesa. Il francese alimenta ulteriormente la delusione di Beat Feuz, per la seconda volta fuori dal podio, stavolta molto più lontano, nono ex-aequo col connazionale Hintermann (+1"24), per poco non viene superato da un altro elvetico, Stefan Rogentin (undicesimo a +1"27).

Azzurri sotto la sufficienza: si salvano Marsaglia e pochi altri

E gli italiani dove sono? Lontanissimi dai migliori, tutti fuori dai primi quindici. Persino Dominik Paris, che stavolta ha poche attenuanti dopo la sfortunata caduta di Lake Louise: quando la visibilità non è buona, il 33enne altoatesino non riesce ancora a premere totalmente sull'acceleratore. Dopo lo zero nella discesa precedente, arriva un anonimo ventesimo posto, rischiando di dover dire già addio alle speranze di classifica in discesa, mentre Kilde lo guarda dall'alto a punteggio pieno. Meglio di lui in casa Italia soltanto Matteo Marsaglia, discreto 16° a quasi un secondo e mezzo. Christof Innerhofer getta via la gara dopo una prima metà abbondantemente da top-10. Due terzi degli azzurri in gara a punti: Casse 22° (+1"84), il classe '98 Nicolò Molteni 25° (seconda discesa di fila a punti, bravo), Florian Schieder 28° (rientra in classifica generale dopo due anni) e Guglielmo Bosca a chiudere il gruppo dei primi trenta (+2"36). Ci va vicinissimo anche Giovanni Franzoni, 32° a cinque centesimi da Bosca. Ci si potrebbe consolare così, ma non è abbastanza.
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Che volo di Matteo Franzoso: travolge le reti protettive!

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