Paris doma la Stelvio per la terza volta davanti a uno splendido Innerhofer: doppietta azzurra!
DaOAsport
Pubblicato 28/12/2018 alle 14:16 GMT+1
Dal nostro partner OAsport.it
Il padrone della Stelvio, l’Imperatore della discesa di Bormio, il Kaiser della grande Classica della Valtellina: Dominik Paris ha trionfato sulla durissima pista italiana, per la terza volta in carriera ha messo il proprio sigillo in questa località e ha confermato il suo rapporto di amore con una delle piste simbolo del Circo Bianco. L’altoatesino, che a queste latitudini aveva già festeggiato nel 2012 e nel 2017, ha infilato la tripletta da vero fenomeno: solo l’austriaco Michael Walchhofer aveva vinto così tanto in uno dei templi della velocità. Il 29enne, capace di toccare la doppia cifra di vittorie nel massimo circuito internazionale (10, 9 in discesa e 1 in superG, ora è a -3 da Ghedina), si conferma un mostro nelle grandi occasioni (da non dimenticare i tre sigilli a Kitzbuehel) e torna sul gradino più alto del podio a un anno esatto dalla sua ultima affermazione ottenuta proprio a Bormio: sceso col pettorale numero 7, si è reso protagonista di una seconda parte di gara davvero strepitosa dove ha sfoderato tutta la sua potenza e velocità, rimontando progressivamente su Innerhofer che in quel momento si trovava al comando e tagliando il traguardo col tempo di 1:55.21.
Un crono da urlo che si è rivelato insuperabile per chiunque, mandando in visibilio tutta l’Italia che festeggia una doppietta leggendaria (l’ultima, in campo maschile, risaliva ad Aspen 2017 proprio con Paris che festeggiò davanti a Peter Fill, oggi assente per problemi alla schiena): alle spalle di Paris si piazza infatti Christof Innerhofer, attardato di 36 centesimi. Il 34enne altoatesino, che qui aveva vinto nel 2008, conferma il buon momento di forma e torna sul podio dopo il secondo posto nel superG della Val Gardena e la seconda piazza nella discesa di Lake Louise. Il nostro portacolori, sceso col pettorale numero 2, è stato rapidissimo nella parte alta e non ha sbagliato praticamente nulla ma si è dovuto arrendere al cospetto del compagno di squadra che nel tratto finale è stato letteralmente insuperabile.
Lo svizzero Beat Feuz, detentore della Sfera di Cristallo e leader nella classifica di specialità, si è dovuto accodare alle frecce azzurre per 52 centesimi: sceso col 5, l’elvetico ha fatto tremare Innerhofer e poi si è inchinato al cospetto di Paris accontentandosi del gradino più basso del podio. Buon quarto posto per lo statunitense Bryce Bennett (a 0.67, bravissimo nella parte alta), quinto e sesto gli austriaci Vincent Kriechmayr (a 0.96) e Matthias Mayer (a 1.17). A deludere sono stati i norvegesi, attesissimi alla vigilia ma mai in grado di lottare per le posizioni che contano: Aleksander Kilde ottavo a 1.46, Aksel Lund Svindal undicesimo a 1.71. Non è andata meglio all’austriaco Max Franz (undicesimo a 1.71, pari merito con Svindal).
In classifica generale l’austriaco Marcel Hirscher resta saldamente in testa con 620 punti, +279 sul connazionale Franz. Per quanto riguarda la graduatoria di specialità, Feuz resta al comando con 260, seguito da Franz (224) e Paris (196), che dunque torna in lizza per la Coppa del Mondo di discesa. Ottimo anche Innerhofer, quarto a 181.
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