Coppa del Mondo, Italia con tre pettorali rossi a fine 2022! Goggia, Bassino e Curtoni leader discesa, gigante e SuperG

Un 2022 da incorniciare per l'Italia dello sci alpino, specialmente per il settore femminile. Tanti traguardi sono stati raggiunti nel corso dell'anno solare, come quello dei 1000 podi nella storia della Coppa del Mondo - cifra raggiunta a metà dicembre con la prima gioia di Mattia Casse in carriera nella discesa di Val Gardena - e il primato di vittorie in una singola stagione per le donne nel circuito maggiore (11), culminando con le sfere di cristallo conquistate nella scorsa edizione da Sofia Goggia in discesa libera e la prima storica in SuperG ad opera di Federica Brignone davanti a Elena Curtoni. Alle Olimpiadi Invernali di Pechino l'epico argento di Goggia e il podio condiviso in discesa con Nadia Delago, bronzo, senza dimenticare il bis di podi di Brignone in gigante e combinata; il tutto nonostante un bilancio complessivo leggermente con l'amaro in bocca per la mancata medaglia in supergigante. Poi la ripartenza fortissima delle ragazze dopo la pausa estiva - purtroppo non si può dire lo stesso degli uomini - che permette all'Italia di chiudere col botto, festeggiando San Silvestro con tre pettorali rossi, tre diverse atlete leader in tre classifiche di specialità a metà della Coppa del mondo 2022/2023. Bassino in gigante, Goggia in discesa e Curtoni in SuperG. Un evento di una rarità assoluta per lo sci azzurro, la speranza di conservare la leadership anche nel proseguo della stagione: perché se è già capitato in passato che in Italia arrivassero tre sfere di cristallo in un colpo solo, basti pensare all'incetta di Brignone nel 2020 o ad Alberto Tomba tra gli uomini nel 1994/1995, mai è capitato in passato che venissero conquistate da almeno due sciatrici differenti, sintomo di un movimento di robusta completezza. Di una nuova valanga rosa dello sci alpino.

IL CALENDARIO DI COPPA DEL MONDO | LA CLASSIFICA GENERALE FEMMINILE | TUTTI I PODI DELL'ITALIA NELLA STAGIONE 2022-2023

Dalla delusione olimpica in poi un'iperbole ascendente. Dopo aver steccato il grande appuntamento, Marta Bassino ha avuto la capacità di rialzarsi e dare una svolta. Ha terminato la precedente stagione con due podi in gigante, ha proseguito la sequenza nelle quattro gare successive tra le porte larghe. In pratica dopo le Olimpiadi ha mancato l'appuntamento col podio in questa specialità soltanto a Lenzerheide, mentre ora vanta una striscia di sei top-3 consecutive. Si è guadagnata il pettorale rosso grazie alla vittoria in casa a Sestriere, è riuscita a conservarlo successive prove a Semmering con due terzi posti. La 26enne di Borgo San Dalmazzo è in questo momento la gigantista più in forma e la più costante, ma con l'anno nuovo arriva il difficile: dovrà saper gestire la pressione di un'arrembantissima Mikaela Shiffrin, ora staccata di 40 punti ma reduce dalla doppietta austriaca, mentre si presentano come potenziali pericoli anche Lara Gut-Behrami (a 48 lunghezze di ritardo) e la grande piazzata di questa stagione Petra Vlhova (a -74). Il gigante femminile resta ancora la specialità con la concorrenza più alta, motivo per cui non vanno tagliate fuori nemmeno Sara Hector (che in Austria ha avuto un passo falso) e Federica Brignone, in crescita.

Un intero anno sulle montagne russe, si potrebbe definire così il 2022 della sciatrice bergamasca. Dall'infortunio al ginocchio di Cortina che mette a rischio la sua partecipazione a cinque cerchi per poi gareggiare e conquistare un incredibile argento, fino alla mano fratturata nell'ultima tappa disputata a St. Moritz per poi vincere ventiquattro ore dopo. L'epica di Sofia Goggia sta anche in questo, nel tornare più forte di prima dopo essersi distrutta. Finora non ha trovato rivali in discesa libera nella stagione in corso, infilando una serie di tre vittorie e un secondo posto (quello in cui si è rotta la mano ed è scesa in condizioni di visibilità al limite), non a caso quel pettorale rosso le è cucito addosso da oltre due anni. Ma gli obiettivi della vicecampionessa olimpica vanno oltre la quarta sfera di cristallo in discesa. E per farcela ha bisogno che il fisico regga la sua imponenza.

Non proprio l'ultima delle arrivate. La 31enne valtellinese aveva già messo in mostra il proprio potenziale ai tempi a livello giovanile, seppure da un anno ormai abbia raggiunto la piena maturità agonistica, esplodendo definitivamente nelle ultime gare di velocità a St. Moritz dove ha ottenuto la terza vittoria in carriera (in discesa) e un secondo posto che le ha permesso di diventare leader del SuperG femminile dopo le prime due prove stagionali. Elena Curtoni non è nuova a restare nei piani alti di questa graduatoria, dato che la scorsa stagione ha chiuso soltanto alle spalle di Brignone. Tuttavia, la classifica resta ancora apertissima siccome restano in programma ancora sette gare e le dirette inseguitrici Suter, Shiffrin e Mowinckel sono racchiuse in 20 punti.

Ma se da una parte Curtoni è quella più in pericolo delle tre di perdere il pettorale rosso, non va dimenticato dall'altra che l'Italia ha dimostrato di possedere numerose frecce nella faretra (la scorsa stagione due terzi delle vittorie e quattro azzurre nelle prime dieci della classifica). Goggia non è tanto lontana dalla vetta e il bis di coppe è un obiettivo alla portata una volta raggiunto di nuovo il 100% della condizione; Brignone è riuscita a vincerla l'edizione precedente grazie alla capacità di salire di colpi da gennaio in su; mentre Bassino può fungere da aiutante inserendosi tra le compagne e le avversarie straniere.

Da anni è la nostra principale "all rounder" in Coppa del Mondo, come già anticipato potrebbe giocarsela in almeno due delle tre classifiche di specialità sopraccitate, tuttavia la tigre di La Salle ha pagato un avvio di stagione con scarso feeling. Dopo un marzo chiuso in bellezza, a fine 2022 Brignone ha sfiorato 50° podio in Coppa del Mondo nel doppio gigante di Semmering, e l'impressione è che possa ritornare stabilmente tra le migliori nella seconda parte della stagione. Nel mirino non solo i prossimi Mondiali a Courchevel/Meribel, ma a questo punto anche la rimonta in gigante e SuperG, sperando in un passo falso delle altre. Oltre alla rivalità con Goggia per la palma di italiana più vincente di tutti i tempi: che possa garantirle motivazioni-extra dal 2023?