Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Il weekend degli orrori nello sci: che fare per arginare i problemi?

Ilaria Bottura

Aggiornato 01/02/2016 alle 20:51 GMT+1

Domenica sono stati cancellate le due gare a Maribor e Garmisch-Partenkirchen, impoverendo drasticamente il valore del weekend "invernale". Ma si poteva fare qualcosa?

Lindsey Vonn of USA competes during first race of FIS Alpine Ski World Cup Ladies' Giant Slalom in Maribor on January 30, 2016

Credit Foto AFP

L'offerta degli sport invernali, in questo weekend, non era ricca come al solito, diciamolo. E' vero, c'erano gli Europei di pattinaggio di figura, e c'erano anche combinata nordica e salto con gli sci da Sapporo, ma il pezzo forte per quanto riguarda la presa sul grande pubblico era lo sci alpino.

Lo sci alpino non arriva alla festa organizzata per lui

Con la Coppa del Mondo di sci di fondo ferma per lo svolgimento dei campionati nazionali e il biathlon in trasferimento in Canada, tutti i fari erano inevitabilmente puntati sullo sci alpino, ma a chi aveva grandi aspettative è andata male. Il sabato le gare si sono disputate regolarmente, anche se per la discesa di Garmisch-Partenkirchen la visibilità non era ottimale e per il gigante di Maribor le condizioni della neve erano pessime. La domenica, invece, non c'è stato nulla da fare: pioggia a Garmisch e neve sciolta a Maribor hanno costretto gli organizzatori a non far partire la prima gara (gigante maschile) e a cancellarla dopo poche concorrenti la seconda (slalom femminile). Ed è inevitabile che si facciano alcune considerazioni.

Il meteo non ha colpe, ma...

Ok, è vero che contro pioggia, vento o nevicate che si lasciano attendere non si può fare nulla, però questa stagione è stata particolarmente condizionata dalle bizze meteorologiche. Al momento, quindi, la stagione è un po' in bilico, anche perché bisogna capire se e quando la gara verrà recuperata, con la consapevolezza che con questo inverno così mite qualsiasi posto venga scelto è un altro rischio.

Maribor, ancora???

Il problema di Maribor, invece, è annoso e francamente diventa difficile capire perché la FIS si ostini a scegliere la località slovena come luogo di gare, visto che il caldo per via della bassa altitudine è sempre in agguato e che spesso si deve rinunciare a sciare, a gara già organizzata.

Il paradosso dell'Italia: non ha nevicato quasi mai, eppure siamo stati i migliori

Per il momento, quindi, per quanto riguarda la parte europea della Coppa del Mondo va sottolineato il lavoro splendido fatto da tutte le località italiane che hanno ospitato le gare, da Madonna di Campiglio a Santa Caterina Valfurva. Questo è accaduto perché, nonostante le variazioni climatiche evidenti che hanno colpito il pianeta abbiano avuto ripercussioni anche sul nostro tratto di arco alpino, le località "predestinate" si sono portate avanti molto prima, cominciando a preparare le piste per tempo e sopperendo con neve artificiale di qualità laddove quella naturale non aveva voglia di fare la sua comparsa. Però è difficile pensare che la mentalità "turistica" dei nostri connazionali delle località alpine sia così innovativa e futuristica: pur con un grande applauso a loro, non è difficile comprendere che, se vuoi organizzare una gara di Coppa del Mondo e la neve non c'è, devi attrezzarti in altri modi...

Un calendario rivedibile

Senza voler entrare nel dettaglio della compilazione dei calendari, sia al maschile sia al femminile, sarebbe bene porsi delle domande. Per esempio, è giusto pensare di preservare alcuni appuntamenti storici dello sci alpino rischiando di mettere a repentaglio la salute e la sicurezza degli atleti? E' ovvio, per esempio, che non è pensabile una stagione senza la discesa sulla Streif, ma è vero anche che quest'anno Kitzbühel ha causato numerosi infortuni gravi e che proprio la discesa è stata interrotta per ragioni di sicurezza, segnale che qualcosa non stava funzionando a dovere. Sarebbe bene, per esempio, mantenere in allarme alcune località particolarmente fortunate con le nevicate per gli eventuali recuperi, perché altrimenti ogni anno ci si ritrova a dover fare i conti con un calendario distribuito male, con pochi spazi disponibili e con tempi di trasferta che si allungano. E' necessario per salvare questo sport, già colpito pesantemente dal meteo e dai costi elevati perché sopravviva anche tra la gente comune, continuando ad alimentare la sua passione anche attraverso lo schermo televisivo.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità