Coppa del Mondo 2022/2023, slalom Killington: clamoroso, Shiffrin abdica! Trionfo ex aequo per Holdener e Swenn Larsson

L'una per riportare la Svezia al successo in questa specialità a cinque anni di distanza dall'ultima volta, dopo esserci arrivata vicina ripetutamente - tra cui a Levi una settimana prima - e dopo aver rischiato di vivere un calvario nel periodo del Covid. L'altra per spezzare una maledizione che sembrava non finire più, dopo che sette giorni prima si era dovuta accontentare del trentesimo podio tra i pali stretti ma senza mai conquistare una vittoria. A Killington, nel terzo slalom della Coppa del Mondo 2022/2023, Anna Swenn Larsson e Wendy Holdener si ritrovano a condividere ex-aequo il loro primo gradino più alto della carriera nel Circo Bianco nelle quattro specialità tipiche. Il tutto quando il tavolo sembrava apparecchiato per l'ennesima vittoria in casa in questa specialità di Mikaela Shiffrin. La fuoriclasse statunitense, imbattuta nell'altopiano del Vermont e al comando dopo la prima manche, era ad un passo con la storia. Tutto rimandato, i riflettori oggi sono per altre due atlete: due fantastiche storie di resilienza.

Partiamo da Mikaela, artefice di un weekend che sembrava in discesa, spinta dal proprio pubblico, invece si trasforma in un mezzo incubo. Era la grande favorita nonostante il brutto gigante del giorno precedente, aveva riacquisito quotazioni chiudendo in testa a metà gara, sembrava addirittura avesse lasciato qualcosa in corpo per la manche decisiva. Invece nella seconda discesa non è mai entrata in gara, imbrigliata lungo tutto il tracciato, senza mai riuscire a lasciare andare gli sci. Una Shiffrin lontana parente di Levi, ritornata in fretta sul pianeta Terra. Quinto posto, deve abdicare dopo cinque vittorie consecutive sulla "Superstar". Fortunatamente per lei riesce a mantenere il pettorale rosso e la leadership della classifica generale vedendosi nuovamente dimezzato il vantaggio, dato che Petra Vlhova proprio non riesce a separarsi del quarto posto per tutto il weekend, anche lei apparsa troppo in gestione.

Da prima a quinta Shiffrin, da quinta a prima Swenn Larsson. La svedese festeggia ma allo stesso tempo si deve mangiare le mani: quello spazio sul gradino più alto del podio e i flash dei fotografi potevano essere tutti per sé, non fosse per un grosso errore sul muro iniziale, lo stesso commesso da Lena Duerr prima di lei. Ma le è andata bene, alla 31enne svedese: la tedesca con uno sbaglio del genere ha chiuso in fondo alla classifica, lei ha saputo reagire in tempo e restare in pista, 22 centesimi davanti a Katharina Truppe, la quale ai discorsi su un eventuale podio non ci credeva nemmeno. Per le svedesi anche una top-10 di Sara Hector, che si conferma tra le migliori in slalom, davanti alla connazionale classe 2002 Hanna Aronsson Elfmann.

Tracciando le somme tra le prove di Levi e lo slalom di Killington, la vera rivelazione di questo inizio stagione è Wendy Holdener. Faticava a mettere insieme due manche perfette della stessa gara, ne ha realizzare ben tre consecutive magnifiche nell'arco di sette giorni, tralasciando il gigante di mezzo, ormai trascurato dall'elvetica. Prima della tappa nordamericana, Holdener aveva collezionato 34 podi senza vittoria nelle quattro specialità della Coppa del Mondo, di cui 30 in slalom, senza contare le beffe olimpiche. Inutile spendere altre parole per spiegare che questo trionfo è meritato e vale quanto un piccolo riconoscimento alla carriera.

Gioie e dolori in casa Austria. Katharina Truppe torna sul podio a distanza di due anni e mezzo dall'ultima volta in Coppa del Mondo, rimontando cinque posizioni quando sembrava spacciata dopo aver pagato un secondo di ritardo nella prima manche da Shiffrin. Recupero incredibile dell’austriaca Franziska Gritsch che, partita con il trentesimo e ultimo tempo, disputa una prova impeccabile soprattutto nel finale, riuscendo a rubare anche più di un secondo e mezzo dalle avversarie rispetto alla prima manche che si materializza in una rimonta fino all'ottavo posto finale, beffata soltanto da Tviberg e Bucik. Sciupa tutto invece Katharina Liensberger, terzo miglior tempo al cancelletto ma a terra a inizio della seconda discesa, su uno dei tratti più ripidi della pista.

Obiettivo minimo centrato per l’Italia dallo slalom di Killington: due su quattro hanno raggiunto e terminato la seconda manche. Marta Rossetti torna a conquistare punti quasi due anni dopo l’ultima volta, ritornando in top-20 (18ª a +1"65). Per Federica Brignone un’altra manche di “allenamento”, guadagnando tre posizioni rispetto alla prima manche e chiudendo 24ª a poco più di due secondi di ritardo. Col senno di poi, peccato non aver potuto rivedere Anita Gulli, caduta nella prima manche.