Coppa del Mondo, prima manche slalom Killington: Shiffrin davanti, ma tiene aperti i giochi. Passano Brignone e Rossetti

Pubblico già in estasi a Killington: siamo solo alla fine della prima manche, ma davanti a tutte nello slalom c'è l'idolo di casa, Mikaela Shiffrin. Si è nascosta nel gigante precedente e l'impressione è che si sia risparmiata anche in questa discesa iniziale per dare spettacolo nella seconda. Punterà al tre su tre tra i pali stretti in questo avvio di Coppa del Mondo, al sei su sei lungo il pendio della "Superstar" e a conquistare una pietra miliare mai raggiunta finora da nessun altro atleta nello sci alpino. Ma, come una settimana prima, è ancora presto per cantare vittoria: troppo poco rassicurante il vantaggio sulle dirette inseguitrici, circa due decimi rispetto a Wendy Holdener (seconda) e Katharina Liesnberger (terza), con Petra Vlhova e Anna Swenn Larsson ancora in corsa per il successo, racchiuse in un fazzoletto di meno di quattro decimi. Nell'altra partita, quella per la qualificazione in seconda manche, Marta Rossetti e Federica Brignone superano il taglio, mentre Anita Gulli cade. Una seconda manche pronta a regalare spettacolo e che vede ben due azzurre protagoniste nei primi istanti, in programma alle ore 19:15.

Una prima manche dove, in generale, quasi tutte non hanno espresso il massimo del potenziale, addormentandosi da metà in giù temendo il disegno molto regolare. L'unica capace di far meglio di Shiffrin nella parte alta del tracciato è Holdener, che si dimostra in gran spolvero dopo il magnifico podio di Levi e per questo merita di trovarsi in seconda posizione provvisoria. Vedremo se riuscirà a scacciare la maledizione della vittoria, impresa difficile in un contesto a forte trazione Shiffriniana. Appena un centesimo peggio della 29enne elvetica, ecco una ritrovata Katharina Liensberger, l'unica aggressiva sul muro finale, nonostante una netta sbavatura dalla quale fortunatamente non perde troppo terreno. Poteva essere l'occasione per Petra Vlhova di mettere gli sci davanti alla fuoriclasse statunitense, ma la 27enne slovacca sembra non poter scollarsi dal quarto posto a Killington.

Sotto gli standard Lena Duerr, per la prima volta dallle Olimpiadi Invernali fuori dalle migliori due a metà gara. È l'elemento di congiunzione tra chi è ancora in lotta per il successo e chi invece paga almeno un secondo: i sei decimi e mezzo di ritardo della tedesca la tengono ancora in considerazione per una rimonta da podio, ma dovrà scendere all'opposto rispetto a quello che ci ha abituato. Deludente visto il buon avvio di stagione anche Sara Hector, momentaneamente fuori dalla top-10.

La marea a stelle e strisce dagli spalti farà il tifo esclusivamente per Shiffrin nella seconda manche, dato che a parte lei in casa Stati Uniti si è verificata una debacle: Moltzan incappa nell'ennesimo errore che le impedisce di qualificarsi in seconda manche (è ancora a zero punti dopo tre slalom), mentre tutte le altre non raggiungono nemmeno il traguardo.

Migliora il bottino dell'Italia rispetto alla settimana precedente. Rischiano fino all'ultimo, ma raggiungono la seconda manche ben due azzurre: Marta Rossetti è la migliore, 26ª (+2"96), quattro centesimi più veloce di Federica Brignone (28ª), che riesce a superare le difficoltà nel tratto centrale. Non si conferma purtroppo Anita Gulli, vittima di una scivolata - ma i parziali erano troppo alti per poter sperare in una top-30 - mentre Lara Della Mea non passa di nuovo per questione di centesimi, chiudendo 33ª.

Aveva attirato l'attenzione con i primi punti in gigante a sedici anni appena compiuti, ma la piemontese di nazionalità albanese Lara Colturi non è riuscita a ripetersi in slalom, caduta pure lei nei primi istanti della discesa.