:focal(1371x827:1373x825)/origin-imgresizer.eurosport.com/2018/09/04/2412417-50147110-2560-1440.jpg)
Le cadute nello sci alpino, purtroppo, fanno parte del gioco e anche un tempio come Kitzbühel è stato più volte teatro di rovinosi ruzzoloni. Non ne è esente neanche la prima discesa in corso sulla mitica Streif: stavolta, i malcapitati protagonisti sono stati lo statunitense Ryan Cochran-Siegle e lo svizzero Urs Kryenbuehl. Il primo, vincitore del Super G di Bormio, ha perso il controllo dopo il salto dell'Hausbergkante ed è scivolato contro le reti di protezione, sfondandole. L'atleta ha subito dato cenni di intesa ai soccorritori e secondo le prime notizie non avrebbe subito grossi danni a gambe e schiena, ma sarebbe dolorante alla spalla con cui ha impattato sulle protezioni.
Caduta rovinosa di Cochran: reti sfondate sulla Streif
Ancor più tremenda la caduta del secondo, già due volte sul podio in questa stagione. L'elvetico si è scomposto sull'ultimo salto prima del traguardo, atterrando malamente sul fianco e tagliando il traguardo quasi a peso morto. Fortunatamente non ha perso conoscenza, ha riconosciuto l'allenatore e parlato con chi l'ha soccorso. Ma l'entità del suo infortunio è ancora da valutare, si parla di trauma cranico. La gara è stata interrotta per molti minuti, sia per soccorrere gli atleti che per rimettere in sicurezza la pista. In seguito ci sono state due interruzioni dovute al vento e si è faticosamente arrivati al pettorale numero 30 prima di dichiarare chiusa la competizione. Ha vinto Beat Feuz davanti all'austriaco Matthias Mayer e al nostro Dominik Paris.
Urs Kryenbuehl, brutta caduta a 140 km/h sulla Streif