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Coppa del Mondo: Dominik Paris sfiora il podio in Super G dopo il trionfo in discesa, Kilde mette il sigillo sulla coppa

Luca Montanari

Aggiornato 06/03/2022 alle 13:17 GMT+1

KVITFJELL - Non basta la miglior versione stagionale di Dominik Paris in Super G per salire sul podio. Il giorno dopo il successo in discesa, l'azzurro va vicinissimo al terzo posto. Colpo doppio di Kilde: vittoria e coppa di specialità.

Paris sfiora il podio in Super G: rivivi la sua gara

Continua a brillare Dominik Paris nel weekend di Kvitfjell, terzultima tappa di Coppa del Mondo 2021/2022 di sci alpino. Questa volta il podio è "soltanto" sfiorato, dopo il successo della giornata precedente in discesa, ma l'azzurro realizza la miglior prestazione stagionale in Super G e ritrova definitivamente lo smalto dopo le difficoltà patite nel momento più cruciale dell'anno. Un quarto posto che vale molto di più, in una gara dai distacchi ravvicinatissimi: Paris infatti chiude a 21 centesimi dal vincitore, Aleksander Aamodt Kilde, venendo scalzato dal podio per meno di un decimo dalla rivelazione canadese James Crawford e Matthias Mayer.
Il penultimo Super G dell'anno pone definitivamente fine al discorso della coppa di specialità: la risolve il padrone di casa Kilde, autore di un weekend straordinario coronato dal primo successo della carriera a Kvitfjell. Quarta vittoria stagionale in questa specialità, quinto podio consecutivo (il sesto compreso il bronzo di Pechino 2022), arrivando a quota sette top-3 in Coppa del Mondo (record eguagliato per un norvegese, casualmente il giorno dopo l'ultimo ballo di una leggenda dello sci come Kjetil Jansrud). Tutto questo un anno dopo quel grave infortunio al crociato che non gli permise di difendere lo scettro sul campo. Lo sfidante Marco Odermatt non può che alzare bandiera bianca, lontano dalla top-20.
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Paris sfiora il podio in Super G: rivivi la sua gara

La top-10

1. A.A. KILDE (NOR)1.25.91
2. J. CRAWFORD (CAN)+0.07
3. M. MAYER (AUT)+0.12
4. D. PARIS (ITA)+0.21
5. B. FEUZ (SUI)+0.31
6. J. MURISIER (SUI)+0.71
7. V. KRIECHMAYR (AUT)+0.73
8. A.S. SEJERSTED (NOR)+0.75
9. N. HINTERMANN (SUI)+0.84
10. R. BAUMANN (GER)+0.93
Ancora una volta l'Olympiabakken di Kvitfjell regala spettacolo ed inserimenti a sorpresa (certo, non ai livelli della discesa di venerdì). I riflettori però sono tutti sulla rivalità Kilde-Odermatt, la coppia che finora ha conquistato tutte le gare di Super G della stagione. Solo che il pettorale rosso non aveva ancora vinto sulle nevi di casa, mentre il leader della classifica generale non si è ancora trovato su questa pista. Il tabù lo sfata il primo, portando tantissima velocità sotto gli sci a costo di sedersi in un'occasione e sporcare qualche linea; l'elvetico invece, sceso poco dopo, continua a non capirci nulla, in difficoltà per la prima volta da inizio annata, terminando mestamente in 28ª posizione (più lento di 1"68). Per Kilde si tratta della seconda coppetta di Super G in carriera, a sei anni di distanza dalla prima, e la terza sfera di cristallo, compresa quella più grossa nel 2019/2020.
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Kilde profeta in patria: suo il Super G, rivivi la gara

Chi si inserisce sul podio, ormai non più a sorpresa, è il canadese James Crawford, unico a mettere realmente in discussione la leadership del nuovo campione di supergigante, finché non si accende la luce rossa per soli 7 centesimi al traguardo. La velocità trova un nuovo protagonista: tutti contenti, un po' meno Dominik Paris, scalzato fuori dal podio, superato poco prima anche dal campione olimpico Matthias Mayer (3° a +0.12 rubando il secondo posto della graguatoria di specialità a Odermatt). Ma per l'azzurro non possono esserci rimpianti.
Torna veloce in Super G pure Beat Feuz, quinto e anch'egli non lontano dalle prime posizioni. Dietro di lui, più staccato, il connazionale Justin Murisier, che beffa Vincent Kriechmayer (7° a +0.71, il primo dei quattro rimasti speranziosi per la coppa di specialità ad essere messo fuori gioco) e Adrian Smiseth Sejersted. Hintermann dimostra di trovarsi a proprio agio nella località norvegese, piazzandosi nono col pettorale 34 (in supergigante non è ancora efficace come in discesa), chiude la top-10, e il gruppo di sciatori sotto al secondo, Romed Baumann.
Gli altri italiani, rimasti orfani di Mattia Casse (rottura del piatto tibiale dopo il rimbalzo sulle reti nell'ultima discesa): Matteo Marsaglia chiude 22° pari merito con un Christof Innerhofer acciaccato (+1.44); Guglielmo Bosca sfiora la zona punti per quattro centesimi (31° a +1.84).
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