Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

La straordinaria forza di Elena Fanchini: "Non può finire così, io sono sempre la stessa"

Paolo Pegoraro

Aggiornato 17/01/2018 alle 18:27 GMT+1

Elena Fanchini si confessa ai microfoni de "La Vita in diretta" dopo l'annuncio della malattia che purtroppo le costerà la partecipazione ai Giochi Invernali di PyeongChang. Nonostante tutto la nostra sciatrice non ha perso sorriso e voglia di combattere.

Elena Fanchini, Foto Fisi

Credit Foto Eurosport

Chi conosce Elena Fanchini (e il clan Fanchini tutto, per la verità) conosce la forza d'animo che la contraddistingue: quindi il suo sorriso di fronte alla malattia non dovrebbe nemmeno stupire; al contrario riesce a lasciare di stucco ugualmente. La sciatrice azzurra di Montecampione si è raccontata al microfono di Marco Liorni per La Vita in diretta, affrontando il tema della malattia ma parlando anche di come ha vissuto alla distanza il podio della sorella Nadia. Che ve lo diciamo a fare, la 32enne non ha nessuna voglia di arrendersi alla neoplasia ed è già proiettata sul ritorno in Coppa del Mondo e sul prossimo mondiale. Deve esserci qualcosa di speciale nel dna della famiglia Fanchini, qualcosa che forse sarebbe in grado di spiegare la voglia di combattere delle tre sorelle a fronte dei 17 infortuni alle ginocchia complessivi, per non parlare di questa ultima "tegola".

Elena e la neoplasia

Dovevo gareggiare nelle Olimpiadi poi è arrivata questa brutta notizia, ma io non voglio smettere di fare quello che amo: è la mia vita lo sci e questo mi dà forza per tornare a fare le gare. Non può finire così, devo realizzare ancora qualche sogno. A fine dicembre ho cominciato a stare male poi è arrivata la diagnosi della neoplasia, per fortuna di basso grado. In ogni caso mi devo fermare per curarmi e dunque niente Olimpiadi. Neoplasia è una parola brutta da sentirsi dire, ancor più tumore, quando la senti passa tutto in secondo piano.

Quella spinta interna

Ho sentito una forza dall’interno e mi sono imposta: 'Voglio combattere e tornare a sciare, alla Coppa del Mondo e al Mondiale'. Peccato per le Olimpiadi, avevo fatto tanta fatica per arrivarci e dunque sto soffrendo tanto per non poterci essere. Il mio primo pensiero dopo che ho saputo della malattia era per lo sci, la paura di non poter più continuare. Fino all’ultimo ho pensato di potercela fare per le Olimpiadi ma i medici mi hanno costretta a fermarmi. Ora il percorso terapeutico prevede radioterapie e poi operazione. A quel punto speriamo sarà tutto finito.

L’annuncio della malattia

La curiosità dei giornalisti stava diventando sempre più forte, tanto che io per giustificare la mia assenza dalle gare gli dicevo: 'Farò degli accertamente e vi farò sapere'. Mia sorella però non è riuscita a gestire la pressione e a tenersi dentro il segreto. Del resto lei è molto più sensibile di me e così la notizia è diventata di pubblico dominio.

"Sono la solita Elena"

La mia forza è quella di avere una famiglia numerosa e calorosa attorno a me: dai genitori, le sorelle, i cuginetti: quando sono con i bambini esistono solo loro per me. Ho seguito l’ultima gara di Nadia e sofferto tantissimo: lei ha sofferto tanto per i suoi infortuni in carriera, ma dalle disgrazie tira fuori una forza indescrivibile. Non voglio che ora la gente che incontro in Paese abbassi gli occhi quando mi vede, voglio portare invece un sorriso perché io sono sempre la solita Elena.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità