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Lucas Braathen torna in pista! Gareggerà per il Brasile

Marco Castro

Aggiornato 07/03/2024 alle 13:18 GMT+1

SCI ALPINO - Lucas Braathen ha svelato il suo futuro durante un apposito incontro organizzato con i media a Salisburgo. Dopo il ritiro annunciato a ottobre, il classe 2000 rientra in pista e difenderà i colori del Brasile. "Torno a praticare lo sci alpino con i colori del Paese in cui ho scoperto il mio amore per questo sport".

Lucas Braathen

Credit Foto Getty Images

Il 27 ottobre scorso, Lucas Braathen aveva scioccato il mondo dello sport annunciando il suo ritiro immediato all'età di soli 23 anni prima del gigante di Sölden. Il 7 marzo 2024, oggi, il campione norvegese ha svelato il suo futuro: tornerà a gareggiare in Coppa del Mondo e lo farà sotto i colori del Brasile, Paese della madre e di cui possiede il passaporto. Un'ufficialità arrivata durante un apposito incontro con i media organizzato a Salisburgo, dopo i segnali delle ultime settimane. Un ritorno in grande stile per uno degli sciatori più talentuosi di questa generazione, che ha ancora una marea di pagine di sport da scrivere davanti a sè. Gareggerà con il cognome Pinheiro.
È arrivato dunque il via libera anche della Federazione norvegese, con cui Braathen ha gareggiato nella prima parte della sua carriera e ottenuto cinque vittorie e dodici podi in Coppa del Mondo. Erano stati propri gli inconciliabili contrasti interni con questa a portare al clamoroso addio di qualche mese fa. Il nativo di Oslo, comunque, non si è mai allontanato dal mondo della neve. Si è presentato più volte al parterre di gara durante questa Coppa del Mondo e non ha smesso di allenarsi.
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Braathen: "Sci a rischio per il riscaldamento globale, ecco come salvarci"

Queste le prime parole di Braathen: "Torno a praticare lo sci alpino con i colori del Paese in cui ho scoperto il mio amore per questo sport: il Brasile. Sono più che orgoglioso di rappresentarlo in Coppa del Mondo, ai Mondiali e ai Giochi Olimpici. Durante il mio periodo di assenza dallo sport, la cosa più difficile è stata rialzarmi e non inseguire l'obiettivo di essere il migliore al mondo. Ho scoperto quanto fosse difficile non fare l'attività che mi rendeva più felice, cioè lo sci. Il fattore più decisivo è stato non potermi più esibire davanti a migliaia di persone, condividere quei momenti, fare parte dello spettacolo".

Sull'addio alla Norvegia

"È stata dura, ma ho avuto molte discussioni positive con i miei ex allenatori e compagni di squadra. Ogni grande scelta comporta dei sacrifici e ci sono degli svantaggi. Ho detto che non avrei mai potuto essere l'atleta che sono se non fosse stato per loro. Sono così grato per il viaggio che ho fatto grazie a loro, ma anche entusiasta di questo nuovo capitolo".

Sciare è divertimento

"Voglio che le persone vivano delle good vibes, che abbiano un buon stato d'animo. Voglio girare il mondo e divertirmi sciando. Il mio obiettivo finale è lasciare un'eredità, essere riuscito a trascendere lo sport. Siamo artisti".
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