Marco Schwarz fa il doppio colpo in slalom: vince la 3Tre e supera Odermatt nella generale! Delude Vinatzer, 22°

Il miglior regalo di Natale che potesse scartare: Marco Schwarz vince in rimonta lo slalom notturno di Madonna di Campiglio e balza al comando della classifica generale davanti al fenomeno Marco Odermatt, tutto questo a Coppa del Mondo maschile finalmente entrata nel vivo. Chi l'avrebbe mai detto a questo punto della stagione? L'instancabile 28enne austriaco, che affronterà tutte le prove del massimo circuito fino al termine dell'anno solare ("poi si vedrà" ha dichiarato lo stesso sciatore carinziano), stringe i denti nella seconda manche e piazza il recupero dal sesto posto al gradino più alto del podio: nel 2015 lo storico slalom della 3Tre di Madonna di Campiglio gli regalò il primo podio tra i grandi, esattamente otto anni dopo arriva la seconda importante svolta nella carriera di Schwarz, ora anche leader della classifica di specialità, forte del secondo posto nell'opening di Gurgl. L'Austria fa due su due dall'inizio della stagione tra i rapid gates e torna sul gradino più alto del podio nella 3Tre dai tempi di Marcel Hirscher (2017).

Clement Noel è lo sconfitto di serata: la 3Tre resta un tabù per il transalpino, troppo cauto nella seconda manche dopo aver chiuso al comando la prima, bruciando tutto il mezzo secondo di margine sull'austriaco al via e una possibile vittoria che manca da quasi un anno al campione olimpico. Il francese deve accontentarsi della piazza d'onore (+0.25 da Schwarz) davanti a un monumentale Dave Ryding. I distacchi ristretti della prima manche aprono le porte a una rimonta e ad approfittarne è proprio il britannico con una prestazione tutta all’attacco sul Canalone Miramonti che gli vale un enorme recupero dal 15° al 3° posto finale (+0.39). L'unico in grado di arrestare la scalata di "Rocket Dave"? Naturalmente Schwarz, che resiste lasciando appena nove centesimi rispetto al vantaggio al cancelletto.

Seconda manche da incubo per gli unici due azzurri rimasti in gara: Stefano Gross riapre i giochi ma si stende sul muro, mentre Alex Vinatzer avrebbe la possibilità di una gran rimonta dal 13° posto ma commette troppi errori e sprofonda in classifica fino al 22° piazzamento finale (+1.70). Occasione sprecata, considerato soprattutto quanto ottenuto da Ryding, partito dietro e arrivato a podio. Ma non solo lui.

Ordine di gara stravolto rispetto alla prima manche, come pronosticabile vista la situazione di classifica cortissima. Timon Haugan e Loic Meillard scendono dal podio nonostante non avessero demeritato, rispettivamente quarto il norvegese (+0.41, a un paio di centesimi dal terzo) e settimo l'elvetico (+0.47). Si inseriscono in mezzo l'austriaco Manuel Feller che perde il pettorale rosso (+0.43) e l'esperto Henrik Kristoffersen (+0.44), comunque poco soddisfatto e mai in lizza per le posizioni di vertice. Ancora Norvegia con McGrath che ritorna in top-10 anche tra i pali stretti dopo lo stop (8° a +0.52), rimontano anche Linus Strasser (da 14° a 9°, +0.64) e il greco Ginnis (da 16° a 10°, +0.74), scivola invece dall'odore di podio all'undicesimo posto il bulgaro Albert Popov (+0.93). Il tre volte vincitore qui Daniel Yule viene tradito nella sua 3Tre finendo fuori pista, mentre Filip Zubcic salta una figura e viene squalificato dopo il buon 8° tempo della prima manche.

Lo slalom di Madonna di Campiglio, oltre a regalare emozioni e spettacolo, mette in chiaro soprattutto una questione nelle menti degli appassionati sin da quando la Coppa del Mondo 2023/2024 era travolta dalle cancellazioni: c'è vita nella lotta per la sfera di cristallo tra gli uomini. Odermatt non può rilassarsi con una specialità in meno al cospetto di un irriducibile Marco Schwarz, ora che l'austriaco ha finalmente ottenuto il primo sigillo stagionale. Non resta che guardare con attenzione alle prossime gare di velocità a Bormio, dove sono in programma una discesa e un Super G sulla difficilissima Stelvio tra il 28 e il 29 dicembre: l'elvetico si riprenderà la vetta della graduatoria prima della fine dell'anno solare oppure sarà ancora festa per il carinziano?