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Paris, oro storico! Nel Super G è ancora grande Italia: Innerhofer 4° e Casse 8°

Marco Castro

Aggiornato 06/02/2019 alle 22:59 GMT+1

L'azzurro vince il suo primo titolo iridato, trionfando nel Super G di Are davanti all'austriaco Vincent Kriechmayr e al francese Clarey, secondi ex aequo a 9 centesimi. Dopo la gara femminile, l'Italia regala un'altra grande prova di squadra, con Christof Innerhofer quarto e Mattia Casse ottavo. Paris è il 3° italiano a vincere l'oro mondiale in Super G dopo Staudacher (2007) e Innerhofer (2011)

Dominik Paris celebrates during the flowers ceremony after the men's Super G event of the 2019 FIS Alpine Ski World Championships at the National Arena in Are, Sweden, on February 6, 2019.

Credit Foto Eurosport

Dominik Paris è nella storia. Quella dorata dei Mondiali, quella che resta in eterno, quella che sogni di scrivere da bambino. Domme è campione del mondo, medaglia d'oro nel Super G di Are con una gara di muscoli e coraggio, le stesse doti che gli hanno permesso di costruire la stagione più luminosa della sua carriera. Non la gara perfetta quella di Domme sulle nevi svedesi dove non aveva mai graffiato, ma l'interpretazione giusta, quella sì. E pure quel pizzico di fortuna, che nei grandi appuntamenti non guasta mai. Perchè il francese Clarey e l'austriaco Kriechmayr chiudono la loro prova e il podio a soli 9 centesimi dall'azzurro, in una gara per cuori forti. E come ieri, è ancora grande Italia. Christof Innerhofer chiude quarto, Mattia Casse ottavo. Meglio di così non si poteva iniziare.

L'ordine d'arrivo del Super G uomini

1. Dominik PARIS (ITA)1.24.20
2. Johan CLAREY (FRA)+0.09
3. Vincent KRIECHMAYR (AUT)+0.09
4. Christof INNERHOFER (ITA)+0.35
5. Adrian THEAUX (FRA)+0.37
6. Jose FERSTL (GER)+0.39
7. Brice ROGER (FRA)+0.41
8. Mattia CASSE (ITA)+0.50
9. Steven NYMAN (USA)+0.50
10. Adrian Smiseth SEJERSTED (NOR)+0.50

Paris n.3 come Sofia Goggia

La gara viene stappata da Beat Feuz, leader di discesa in Coppa del Mondo ma poco brillante in Super G. E infatti lo svizzero non impressiona. Il tracciato del norvegese Reto Nydegger, apparentemente senza tranelli, si trasforma in un campo minato dove ogni sbavatura può costare caro. Il primo a pagare il conto è l'elvetico Tumler. Poi tocca a Paris. Dominik parte a razzo e costruisce il trionfo nella parte centrale, dove fa la differenza su quasi tutti i rivali. Sbaglia invece nel finale, lasciando la contesa aperta. E all'arrivo, come successo ieri con Sofia Goggia, l'azzurro non sembra contento.

Delusione norvegese, Kriechmayr pericoloso

Kilde, Jansrud, Sejersted e Svindal sono i quattro alfieri schierati dalla Norvegia, teoricamente favoriti dal tracciato disegnato dal loro allenatore. Ma nessuno di loro trova l'interpretazione giusta, finendo ben lontani anche dal podio provvisorio. Spaventa Paris, invece, Vincent Kriechmayr. L'austriaco, considerato da molti il pretendente numero 1 a questa gara, fa meglio dell'italiano nella parte alta, ma si fa schiacciare nella compressione e paga dazio. Un errore fatale, visto che taglia il traguardo a soli 9 centesimi da Domme.

Occhio a Clarey! Inner giù dal podio

I pericoli non sono finiti per Paris, che comunque comincia ad assaporare qualcosa di speciale. Le ultime minacce parlano francese e si manifestano sotto l'aspetto di Adrien Theaux e soprattutto Johan Clarey. Se il primo chiude quinto, rimanendo comunque a distanza di sicurezza, il secondo va a un passo dal bersaglio grosso. Il veterano di Annecy si trova davanti a metà gara, ma non sfrutta le imperfezioni di Paris del tratto finale e finisce dietro per 9 centesimi, come Kriechmayr. Da notare che al francese si era aperto l'air bag durante la prova e chissà che non gli sia costato l'oro. Nel mezzo scende Innerhofer, con giuste ambizioni di podio. Ma il campione del mondo del 2011 non aggredisce nella maniera giusta la parte centrale e il recupero in fondo gli vale solo il quarto posto. Peccato.
Patrick Staudacher e Dominik Paris: stesso giorno, stessa pista, stessa gioia a 12 anni di stanza

Bravo Casse, l'oro è di Paris

I migliori scivolano via e Paris è sempre ben saldo nell'angolo del leader. L'ultimo a regalare una prova degna di nota è il nostro Mattia Casse, che chiude all'ottavo posto a mezzo secondo da Domme. Ma ormai è ufficiale: Paris è medaglia d'oro nel Super G. Come Patrick Staudacher, esattamente 12 anni fa sulla stessa pista, e come Innerhofer a Garmisch 2011. Dopo la doppietta di Bormio, dopo la terza sinfonia sulla Streif e con un occhio alla discesa di sabato Dominik è ancora il signore della velocità dello sci alpino.
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