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Il re è battuto: Kristoffersen detronizza Hirscher e trova il suo primo oro mondiale nel gigante

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Aggiornato 15/02/2019 alle 19:39 GMT+1

Il norvegese, da terzo, rimonta fino al primo posto, trovando la sua prima medaglia mondiale nel gigante di Are davanti al rivale di sempre Marcel Hirscer, secondo. Spreca tutto Alexis Pinturault, che da primo slitta al terzo posto ed è soltanto bronzo.

WM-Riesenslalom in Are: Henrik Kristoffersen zur Halbzeit auf Rang 3

Credit Foto Getty Images

Lo spettacolo va finalmente in scena ad Are dopo dei Mondiali, fin qui, francamente non esenti da critiche. La seconda manche del gigante maschile regala grandi emozioni e un finale ipotizzabile, ma non certo aspettato. Il nuovo campi0one del mondo è Henrik Kristoffersen, che vince davanti a Marcel Hirscher e ad Alexis Pinturault.

La pista fa il suo dovere, ma che rimonte

Dopo una prima manche particolarmente segnata, la seconda in nottura, coi riflettori accesi, è decisamente più omogenea: la neve si deteriora meno, anche se comunque partire davanti ha i suoi vantaggi. E ne approfitta infatti Simon Maurberger, che era 28° (purtroppo anche "grazie" alla rinuncia di Manfred Moelgg), rimonta 5 posizioni e chiude 23°. L'altro italiano in gara, Luca De Aliprandini, riesce a restare in pista per miracolo e chiuderà 20°. Ci sono comunque anche altre rimonte, la più consistente delle quali è quella di Marco Schwarz, che infila il miglior tempo della seconda manche e, con una scalata di ben 11 posizioni, al termine della gara è quinto.

Lotta a tre, il podio si ribalta

Quando si arriva in "zona calda", però, Kristoffersen, che è terzo parziale, fa capire subito che sarà difficile batterlo: testa bassa, gara tutta all'attacco, il norvegese non molla una curva, aggredisce la pista dalla prima all'ultima porta e al traguardo è davanti, di tanto. Tocca a Sua Maestà Hirscher, che sta ancora smaltendo i postumi dell'influenza, e non riesce a fare meglio del rivale norvegese, rimanendo al pari con lui per la prima parte di gara, per poi cedere qualcosa nel finale e tagliando il traguardo in luce rossa, con 20 centesimi di ritardo. Tutto quindi si decide con Alexis Pinturault, che negli anni abbiamo imparato a conoscere e che ancora una volta non smentisce la sua fatica nel gestire le situazioni in cui si trova in vantaggio: è primo, ma scendendo commette errori a più riprese e dissipa il poco vantaggio che aveva, che su Kristoffersen era di 18 centesimi, e accumula altro ritard. Il francese taglia il traguardo con +0.42 e scivola quindi al terzo posto, anche alle spalle di Hirscher.

Gioie e "musi lunghi"

E' giustamente incontenibile la gioia per Henrik Kristoffersen, che dopo una stagione opaca torna finalmente in forma e proprio al momento giusto e riesce a fare qualcosa che da molto tempo non gli riusciva più: battere Marcel Hirscher, suo più grande rivale, campione del mondo uscente e ora detronizzato. Henrik sorride e festeggia, mentre i suoi alfieri sul podio non condividono la stessa gioia. Pinturault è visibilmente deluso per l'ennesima occasione sfumata, Hirscher sembra invece piuttosto contrariato. In realtà si scoprirà poi che l'influenza non è affatto passata e che Marcel è in condizioni fisiche precarie, non sta bene e infatti non riesce nemmeno a fermarsi in zona mista con tutti i giornalisti che vogliono parlare con lui. Un sorriso comunque gli scappa e sicuramente domenica, per lo slalom, con l'inserimento di altri concorrenti pericolosi come Noel, Matt e lo stesso Schwarz, la lotta sarà ancora più serrata Hirscher sarà più agguerrito che mai. Contro un Kristoffersen che invece sarà serenissimo e quindi privo di tensioni. Sarà una gara di sicuro spettacolare.
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Marcel Hirscher si arrende e cede il titolo mondiale a Kristoffersen: l'austriaco è secondo

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