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Meravigliosa Sofia Goggia! È argento mondiale in SuperG dietro a Mikaela Shiffrin

Marco Castro

Aggiornato 05/02/2019 alle 23:51 GMT+1

La bergamasca scende col pettorale 3 e comanda la gara fino alla discesa dell'americana, medaglia d'oro per soli due centesimi. Terzo posto per la svizzera Corinne Suter, mentre la squadra azzura sfodera una gran prova complessiva piazzando 4 atlete in top ten. Brutta caduta per Lindsey Vonn, per fortuna senza conseguenze.

Goggia-Shiffrin-Suter

Credit Foto Getty Images

Un oro è un oro, ma Sofia Goggia può sorridere lo stesso. L'azzurra conquista un meraviglioso argento nel SuperG iridato di Are, chiudendo la gara a soli due centesimi dalla "solita" Shiffrin in una gara al cardiopalma. E se il rammarico per aver sfiorato il bersaglio grosso rimane nell'animo di una vincente nata, la soddisfazione per esser salita sul podio con sole tre gare di Coppa del Mondo nelle gambe non può che illuminare gli occhi della bergamasca. L'Italia sfodera una grande prova di squadra, piazzando tutte e quattro le atlete nella top ten e facendo ben sperare per le prossime gare, mentre la svizzera Corinne Suter (+0.05) chiude il primo podio della rassegna iridata svedese. Davanti a tutte però, ancora una volta, c'è la regina del circo bianco. Shiffrin, pur con qualche sbavatura, si porta a casa un oro storico, ponendo il primo tassello di un Mondiale in cui studia da cannibale.

La top 10 del Super G donne

1. Mikaela SHIFFRIN (USA)1.04.89
2. Sofia GOGGIA (ITA)+0.02
3. Corinne SUTER (SUI)+0.05
4. Viktoria REBENSBURG (GER)+0.07
5. Nadia FANCHINI (ITA)+0.14
6. Ragnhild MOWINCKEL (NOR)+0.16
7. Francesca MARSAGLIA (ITA)+0.24
8. Ilka STUHEC (SLO)+0.26
9. Lara GUT (SUI)+0.48
10. Federica BRIGNONE (ITA)+0.54

Goggia subito in testa

In una gara con la partenza abbassata a causa del forte vento, gli errori devono essere ridotti al minimo per avere ambizioni di podio. Sofia Goggia scende col pettorale numero 3 e con una gara in progressione ferma il cronometro sull'1.04.91. L'azzurra scuote la testa dopo l'arrivo, come se sapesse di aver commesso qualche errore decisivo. La svizzera Suter spaventa subito Sofia, scivolandole dietro per soli 4 centesimi, mentre gli spauracchi Gut e Schmidhofer pagano due errori nella parte alta e sono lontane.
Ho tenuto troppo, ma il vento condizionava. Da metà in giù ho dato tutto, è stata una gioia immensa essere su questa pista e in questa gara oggi. Sono troppo felice [Sofia Goggia]

Bene l'Italia, fuori Weirather

Le azzurre sono in forma e non pagano la pressione del grande appuntamento. Francesca Marsaglia (pettorale 8) si piazza sul podio provvisorio e meglio di lei fa Nadia Fanchini, che nonostante il ritardo nella parte alta si scatena nel finale e paga solo 12 centesimi dalla Goggia sul traguardo. In una gara sul filo di lana, deludono alcune delle grandi favorite. Stuhec non graffia, Tippler non sorprende e Tina Weirather fa anche peggio, uscendo dal percorso nella parte alta. Ma l'atleta del Liechtenstein era già in grave ritardo.

Shiffrin brucia tutte, paura Vonn

Goggia soffre nell'angolo del leader ad ogni concorrente al via, ma vede concretizzarsi il valore della sua prova. Col pettorale 15 è il momento di Mikaela Shiffrin, che sfoggia la tuta verde militare scelta dagli Usa. L'americana paga qualcosa nella fase di spinta, ma fa la differenza nel tratto successivo, ingaggiando un testa a testa virtuale con l'azzurra, vinto per soli due centesimi. Incredibile. Non c'è un attimo di sosta. Tocca a Lindsey Vonn, alla penultima recita da signora dello sci. La 34enne di Vail parte piano e poi spaventa tutti, cadendo rovinosamente nelle reti dopo aver sfondato una porta. Per fortuna non ci sono conseguenze e Lindsey scende a valle in autonomia.

Brignone da top ten, Ledecka non incide

Federica Brignone è l'ultima carta azzurra. La valdostana tiene bene per trequarti di gara, ma si scompone sul salto finale e chiude al nono posto provvisorio. Mette i brividi alla Shiffrin, invece, Viktoria Rebensburg. Che alla fine, però, sarà la più delusa. Quarta a fondo valle a soli 7 centesimi dopo aver fatto meglio di tutte nella parte bassa. Mentre il lotto delle atlete migliori va consumandosi, cambia anche il meteo. Il cielo su Are si copre e sfavorisce le concorrenti per la scarsa visibilità. La gara, di fatto finisce lì e neanche a Ester Ledecka, stavolta, riesce il colpaccio. Shiffrin, Goggia, Suter: il primo podio mondiale è servito.
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