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Sci alpino, slalom maschile Schladming 2022: Jakobsen domina la prima manche davanti a Razzoli, tanto equilibrio dietro

Luca Montanari

Aggiornato 25/01/2022 alle 19:41 GMT+1

SCHLADMING - Jakobsen fa il vuoto, alle sue spalle è equilibrio totale dopo la prima manche. Il treno degli inseguitori è pilotato da un Razzoli ancora in splendida forma, che fa anche meglio del leader di specialità Braathen. Vinatzer costretto alla rimonta.

Giuliano Razzoli sul podio a Wengen

Credit Foto Getty Images

La prima manche è il preludio di uno spettacolare sesto appuntamento con l'ormai tanto atteso drama dello slalom maschile in Coppa del Mondo. Se Kristoffer Jakobsen fa il vuoto, tornando a sciare come (se non meglio) di quello che sa fare, dietro l'equilibrio regna sovrano, e la seconda manche sarà quasi come ripartire tutti da capo, cambiando solamente l'ordine. A capitanare il treno degli inseguitori c'è uno splendido Giuliano Razzoli, unico capace di fare meglio dello svedese in almeno un settore. Meglio anche del leader di specialità Lucas Braathen, terzo pari merito con Clement Noel. Discreta prova degli altri italiani tranne Vinatzer, 21° e costretto ad una rimonta stile "Adelboden".
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Razzoli in formissima! Seconda posizione provvisoria: la sua prova

La prima manche

Guardando non solo a Vinatzer ma alla gara in generale, il collegamento con Adelboden non è scontato. Altro che segni sulla pista e condizioni del manto nevoso che vanno a peggiorare man mano con le discese. Chiunque, anche chi parte con numeri sopra al trenta, può giocarsela per un piazzamento onorevole.
Ne viene fuori una prima manche con emozioni a susseguirsi e nove bandiere diverse nelle prime undici posizioni. Fino a Jakobsen la gara è caratterizzata da continui cambi di vertice. Poi lo svedese "stabilizza" la situazione con una prova dominante che riscrive tutti i parziali. Dopo i tre ritiri consecutivi, Kristoffer Jakobsen crea un solco immaginario tra lui e tutti gli altri, staccati di mezzo secondo abbondante, e a questo punto diventa il principale favorito per la sua prima vittoria in carriera.
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Mamma mia Jakobsen! Davanti a tutti nella prima manche

Razzoli, 2° a metà gara e in gran forma

L'Italia c'è ed è grande protagonista ancora una volta con Giuliano Razzoli. Tornato sul podio poche settimane prima e sfiorata la riconferma a Kitzbühel fino a quando non arriva l'inforcata alle ultime porte, il campione olimpico di Vancouver 2010 dimostra di vivere un periodo di seconda giovinezza. Il 37enne reggiano si trova a proprio agio sul ripido, perde qualche decimo in più sul piano finale, ma tanto basta per restare davanti alla next generation composta dal duo Braathen e Noel, terzi a nove centesimi di ritardo dall'azzurro.
A completare la top-10 Linus Strasser, Alexander Khoroshilov, Atle Lie McGrath (partito col pettorale 34), Tanguy Nef, Albert Popov e Loic Meillard, tutti raccolti in un fazzoletto. Si infilano tra i migliori venti i pettorali più alti, i distacchi si restringono e a quel punto gli ultimi che partono devono rischiare troppo, provocando un'ecatombe: 31 ritiri in totale.

Gli altri italiani

La partita per il podio resta ancora apertissima: tra l'ultimo gradino del podio virtuale e la 23^ posizione occupata da Manfred Moelgg balla un secondo esatto. Presagio di un altro possibile ribaltone, che rende tutto ancora possibile anche per Alex Vinatzer, apparso in difficoltà e infatti solo 21° a metà gara con un passivo di +1.62 dal leader. In mezzo gli altri due azzurri Tommaso Sala (13° a +1.23) e Stefano Gross (16° a +1.42). Con qualche timore in più, ma supera il taglio anche Simon Maurberger, 26° e staccato di meno di due secondi, davanti a due nomi pesanti come Ramon Zenhaeusern e Manuel Feller. Questi ultimi, che non hanno commesso grossi errori, danno l'idea dello spettacolo della prima metà di slalom.
Insomma, tutti e sei gli azzurri presenti nel gruppo dei trenta si qualificano alla seconda manche. Vale la pena ricordare che i convocati della nazionale italiana maschile di sci alpino non sono ancora state ufficializzati. Pertanto, la prossima metà di gara (prevista alle 20:45) si rivela decisiva per le sorti degli atleti da qui alle prossime settimane. Chi di loro riuscirà a strappare gli ultimi posti disponibili del volo verso Pechino 2022?
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