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Sci alpino, Coppa del Mondo 2021/22 - Le pagelle della squadra azzurra: Brignone una certezza, manca lo slalom femminile

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Aggiornato 22/03/2022 alle 08:03 GMT+1

Da Sölden a Courchevel/Meribel, attraverso le gare tra calendario maschile e femminile. Anche la stagione di sci alpino 2021/22 va in letargo, dopo aver eletto i suoi vincitori e definito i vinti. Tempo di giudizi, per capire chi in Casa Italia si è espresso al meglio, chi ha sorpreso e chi invece ha deluso le aspettative.

Brignone ritrova il successo in gigante, riguarda la gara

Domenica 20 marzo si è chiusa la Coppa del Mondo di sci alpino 2021/22 dopo una stagione intensa e inframmezzata dai Giochi Olimpici di Pechino. Le finali di Courchevel/Meribel hanno consacrato Marco Odermatt e Mikaela Shiffrin come nuovi campioni. Daremo presto i voti agli stranieri del circo bianco, ma per ora assegniamo i voti ai protagonisti della squadra italiana. I nomi che prenderanno voti alti già si sanno, ma come sono andati gli altri? Due precisazioni importanti: 1) in questo articolo NON vengono presi in considerazione gli atleti stranieri, di cui vi parleremo presto; 2) i voti non tengono conto dei risultati dei Giochi Olimpici di Pechino 2022, ma riguardano SOLAMENTE la Coppa del Mondo.
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Bassino e Brignone sul podio nell'ultimo gigante: l'inno suona per due

Uomini

Dominik Paris 7.5 – Conoscendo le qualità di Dominik Paris, di più non gli si può dare. Due vittorie all’attivo (una sulla Stelvio, che potrebbe probabilmente scendere anche in ciabatte per il feeling che ha) e il podio nell’odiata Wengen sono un bottino di tutto rispetto, se si considera poi che in classifica generale Domme è il migliore degli azzurri, ottavo, e che è salito sl podio di quella finale di discesa. Ma Paris, che in passato è stato anche in lotta per la overall, sa fare di meglio e le aspettative nei suoi confronti sono inevitabilmente sempre alte, soprattutto per quanto riguarda il SuperG, dove quest’anno non ha mai trovato il modo migliore di interpretare le piste.
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Paris da impazzire! 7^ perla sulla Stelvio, rivivi la gara

Luca De Aliprandini 7 – Luca De Aliprandini, croce e delizia di chi guarda il gigante maschile. Luca è capace di manche pazzesche, ma manca forse ancora un po’ la gestione della velocità combinata con la sua caratteristica tipica, quella dell’estremo anticipo della porta. De Aliprandini ha messo finalmente a punto una stagione costante (e il primo gruppo lo dimostra), dove ha anche ritrovato il podio dopo l’argento dei mondiali, ma la sensazione è che si possa fare ancora qualcosa in più, al netto dell’infortunio che ha patito prima dei Giochi. Una lettura della gara e dei tracciati un po’ meno rigida, come a uscire dal suo solito schema, potrebbe finalmente consentirgli di mettere insieme due manche eccezionali e non una soltanto, consacrandolo finalmente come il campione che l’Italia sta cercando, visto che è l’unico a tenere in piedi una specialità che altrimenti non ha altri punti di riferimento.
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De Aliprandini si sblocca! Rivivi la sua manche da podio

Tommaso Sala 7 – Nessun podio, un sesto posto come miglior risultato, ma una costanza di rendimento pazzesca: sempre in top 20 in tutti gli slalom a parte quello di Flachau, dove non ha centrato la qualificazione alla seconda manche, lo rendono il più regolare della squadra di slalom. Bene soprattutto per le volte in cui è rimasto l’unico a rappresentare l’Italia nella classifica finale delle gare, ma adesso, a 26 anni, è necessario fare il salto di qualità definitivo e rimanere stabilmente in top 10, puntando anche a qualcosa di più prestigioso.
Giuliano Razzoli 6.5 – Per un atleta che va verso la fine della sua carriera, tornare sul podio (con sua stessa sorpresa) è un grande avvenimento. La stagione è stata sicuramente di buon livello, nel complesso, ma rimangono come macchie quelle seconde manche gestite male, con tutto il vantaggio dissipato e quelle posizioni perse che gli hanno tolto la possibilità di tornare in top 3 più di quella volta a Wengen. Del resto Razzo un tempo era abituato a stare davanti (e quindi a partire nella seconda manche con la pista rovinata), servirebbe un pochino di fiducia in più per togliersi altre soddisfazioni.
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Razzoli è di nuovo Razzo: terzo a Wengen

Alex Vinatzer 5 – Ci sono tre zeri nel ruolino di marcia di Alex Vinatzer in questa stagione di slalom, più i due nel tentativo andato a vuoto di provarci anche col gigante. E il miglior piazzamento è il quarto posto di Madonna di Campiglio. Così decisamente non può andare, perché non si tratta di un problema tecnico, ma di gestione delle gare e di distribuzione delle energie su entrambe le manche. Perché quest’anno in molte delle gare di Alex c’era una manche bella e una brutta, non necessariamente in quest’ordine. Ed è difficile ottenere i risultati che Vinatzer ha le capacità di raccogliere se nella prima manche sbagli tutto e nella seconda devi rimontare, o se viceversa nella prima ti piazzi lì vicino ai primi e poi nella seconda ti fai sbalzare via dalla prima buca che trovi. Noi tutti ci crediamo ancora, ma è tempo di trovare un equilibrio.
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Vinatzer cade e manda in fumo la gara, Ryding esulta per la vittoria

Manfred Moelgg s.v. – Non vogliamo dare voti a Manfred Moelgg, vogliamo solo ricordare che ha chiuso la propria carriera il capitano azzurro, l’ultimo capace di vincere in slalom, uno che non si è mai risparmiato e che ultimamente è stato flagellato dagli acciacchi fisici e fermato (due volte) dal Covid. Ma non ha mai smesso di sorridere. Grazie di tutto, Manny!
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"Grazie Manfred": spumante e ovazione per l'ultimo slalom di Moelgg

Donne

La squadra di SuperG 9 – Chi ha seguito la stagione, sa che il SuperG femminile ci ha regalato una gioia prima ancora di concludere il programma di gare, perché già in anticipo si sapeva che la coppa di specialità sarebbe andata a un’italiana, senza sapere chi tra Federica Brignone, Elena Curtoni (voto 7) e Sofia Goggia. Sofia si è poi autoeliminata a causa delll’infortunio patito a Cortina d’Ampezzo, ma la squadra c’è, è forte e fa sognare. Avanti così ragazze!
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Curtoni fa la gara perfetta: rivivi la vittoria in Super G

Federica Brignone 8.5 – Che cosa si può dire a Federica Brignone? Peccato per il gigante! Nella disciplina che doveva essere sulla carta la sua più congeniale, la vittoria è mancata tantissimo, salvo poi ritrovarla proprio nell’ultima gara di stagione, con una prova spettacolare. Per il resto non si può fare altro che applaudire: terza nella classifica generale oltre i 1000 punti, la coppa di SuperG (di cui parlavamo prima) in tasca, quattro vittorie per un totale di cinque podi e anche il tentativo di tenere il passo in slalom, disciplina con cui continua a bisticciare. Polivalente vera e ormai al top da anni, in questa stagione è decisamente la nostra punta di diamante.
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Brignone è perfetta! Altro trionfo in Super G, rivivi la gara

Sofia Goggia 7.5 – Non ce ne voglia Sofia Goggia, ma ogni volta che la si guarda gareggiare servono dei tranquillanti, perché le emozioni che ci fa provare quando vince sono forti, quanto lo sono gli spaventi che ci fa prendere con le sue “goggiate” quando cade. Le due cadute di Altenmatkt e soprattutto Cortina d’Ampezzo sono state dolorose anche per noi, soprattutto la seconda che ha fatto stare in ansia tutto il popolo dello sci. Ma Sofia è così, o tutto o niente, e se non va al massimo non è contenta: in questo è davvero l’erede di Lindsey Vonn, un’altra che non si risparmiava e che per questo è caduta e si è spaccata tante volte, ma si è sempre rialzata vincendo. Anche Goggia fa così, da sempre, e quest’anno non fa eccezione: imbattibile in discesa prima di Altenmarkt, a Cortina si è quasi giocata la stagione in SuperG, ma non prima di aver vinto la discesa dopo la caduta di qualche giorno prima. Dopo l’infortunio, è tornata anche sul podio e si è presa la coppa di discesa. Tutto bellissimo ed emozionante, ma che fatica!
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Goggia da fantascienza, riscrive le linee e domina: rivivi la gara

Marta Bassino 6 – Ci aveva abituati troppo bene nella scorsa stagione Marta Bassino, quando vinceva tutti i giganti! Per questo da lei ci si aspettano standard alti e una stagione senza vittorie abbassa sicuramente il voto. Ma sono arrivati quattro podi, di cui uno nell’ultima gara in doppietta con Federica Brignone, quindi non possiamo non dare la sufficienza a Marta, che comunque ha nel suo punto di forza la specialità che in questo momento al femminile ha maggior concorrenza.
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Bassino seconda! Bella rimonta nell'ultimo gigante

Francesca Marsaglia 5 – Che brutta stagione per Francesca Marsaglia! I due risultati migliori sono un nono e un 14° posto in SuperG, poi sempre fuori dalla top 15, più spesso dalla top 20 e alcune volte anche dalla top 30. L’impressione è che non abbia mai trovato la forma giusta, ma dopo la costanza trovata nel 2020 (che la vide anche sul podio) ci si aspettava che il livello restasse quello, e invece è già in calo dallo scorso anno. Ormai il tempo stringe, perché Frency fa parte della vecchia guardia, visto che ha 32 anni.
La squadra di slalom 3 – Se i risultati del SuperG fanno sognare, quelli dello slalom fanno rabbrividire. Di fatto non c’è una squadra e le uniche due che avrebbero potuto partecipare alla finale di Meribel erano Brignone e Bassino, qualificate non per i risultati tra i pali stretti, ma per i punti raggiunti in classifica generale. Hanno rinunciato per prepararsi al gigante e hanno fatto bene, perché per tutta la stagione non sono state competitive, ma il problema vero è che non si vedono segnali di crescita da quelle che dovrebbero essere le specialiste pure dello slalom. Urge un cambio di rotta perché è chiaro che qualcosa non va.
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Peterlini in rimonta: l'azzura chiude sedicesima

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