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Chi è Luca Agazzi, il nuovo allenatore di Goggia. Sofia: "L'obiettivo è ridurre il fattore di rischio"

DaOAsport

Pubblicato 15/04/2022 alle 09:58 GMT+2

SCI ALPINO - Cambiamenti importanti per Sofia Goggia che cambierà allenatore e sarà seguita da Luca Agazzi che entra a far parte del progetto Azzurro azzurro con la supervisione di Gianluca Rulfi, già Stella Polare in casa Italia. Le parole di Agazzi: "Lavorare con una top come lei è una soddisfazione ed una responsabilità".

Buon compleanno Sofia Goggia, l’imperatrice della Discesa

Equilibrio e continuità. Sofia Goggia ha terminato la sua stagione ed è stata quella delle imprese, ma anche quella degli imprevisti. Ripercorrendo il percorso della fuoriclasse bergamasca di sci alpino, valutare il successo in Coppa del Mondo di discesa e l’argento olimpico porta con sé anche delle riflessioni su come Sofia sia stata in grado di spingersi a tali traguardi, nonostante gli infortuni.
Ecco che la notizia riportata da L’Eco di Bergamo non stupisce più di tanto. Goggia, infatti, avrà un nuovo allenatore e si tratta del 48enne Luca Agazzi che, dopo sei anni nelle discipline tecniche tra le fila canadesi, sarà parte del progetto azzurro con la supervisione di Gianluca Rulfi, già Stella Polare in casa Italia. Agazzi, nel suo bagaglio di esperienza da tecnico vanta anche un'esperienza nelle file della Svizzera, al fianco di una splendida fuoriclasse come Lara Gut-Behrami e ha presenziato a due Olimpiadi (Pyeongchang 2018 e Pechino 2022).
Un modus operandi molto chiaro, come spiegato da Agazzi: “Lavorare con una top come lei è una soddisfazione ed una responsabilità. Il nuovo assetto garantirà a ciascuna delle esponenti di punta un allenatore personale. Vogliamo costruire una sciata più in equilibrio affinché la sua potenza possa essere ottimizzata“. Il target sarà dunque quello di abbassare il livello di rischio e nello stesso consentire a Sofia di esprimere tutte le sue immense qualità sugli sci. Un’ulteriore aggiunta a questo ragionamento è stata la seguente: “Metteremo anche gli sci da slalom per lavorare sulla tecnica a velocità molto ridotta. Poi costruiremo una posizione sulla curva di gigante, specialità che resta la base, in modo tale che anche se fosse all’80% la performance non ne risenta“. Non resta che attendere quindi l’avvio della prossima stagione di Coppa del Mondo.
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