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Sofia Goggia: "Sarei disonesta intellettualmente a parlare di obiettivi stagionali, ma ho tanta fiducia nel mio team"
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Pubblicato 26/10/2024 alle 13:48 GMT+2
SCI ALPINO - Sofia Goggia è quasi pronta al rientro, ma non si vuole porre alcun obiettivo stagionale. Almeno secondo quanto dichiarato nell'intervista concessa a Il Giornale: "Sarei disonesta intellettualmente se parlassi di obiettivi stagionali, senza aver toccato quasi palla: devo evitare la fretta, spesso mia cattiva consigliera". Ecco tutte le dichiarazioni più interessanti di Goggia.
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La Coppa del Mondo di sci alpino femminile è appena cominciata, col gigante di Sölden, mentre una grande campionessa è ancora ai box per recuperare dall'ennesimo infortunio della carriera. Si tratta ovviamente di Sofia Goggia, sempre alle prese con la riabilitazione dopo la frattura di tibia e malleolo patita nel febbraio 2024.
Il peggio è ormai alle spalle e la fenomenale sciatrice azzurra è ormai pronta al rientro, sebbene non abbia alcuna intenzione di forzare i tempi. Goggia ha parlato ampiamente di questo aspetto nell'intervista concessa a Il Giornale, analizzando al contempo anche le difficoltà nel recuperare. Ecco le sue risposte più salienti.
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Nessuna aspettativa, ma fiducia nel lavoro
"Sarei disonesta intellettualmente se parlassi di obiettivi stagionali, senza aver toccato quasi palla: devo evitare la fretta, spesso mia cattiva consigliera. I risultati son sempre la conseguenza della bontà del lavoro. Ho fiducia nel team: sta creando un programma ad hoc che sarà il miglior possibile per come starò di volta in volta. Non ho aspettative se non quella di ritrovare sorriso e serenità. Questo potrebbe significare subito gare buone a dicembre oppure attendere marzo".
L'undicesimo infortunio della carriera
"Questo stop è come il primo, per impatto e fatica. Per due mesi mi son detta “game over”. Ho passato momenti di sconforto che mi fanno venire le lacrime ancora adesso. Ho pianto per sei ore quando ho dovuto rinunciare all’Argentina. Mi sono rialzata per gradi e per incontri".
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"Ero confusa, stavo cercando una strada, parlando con lui per trovare conforto. Sai, quando sei disperata ti aggrappi a tante cose, no? E vorresti vedere un barlume nel buio di te stessa. Eravamo seduti a tavola, nei grandi spazi della villa di Altavilla Vicentina, e lui a un certo punto mi prende il braccio, mi guarda con quegli occhi di vetro e fa: “Decidi tu per te stessa. Il resto sono solo grandi se".
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