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Sölden - Odermatt vince il gigante sul Rettenbach, sul podio Kranjec e Kristoffersen

Marco Castro

Aggiornato 23/10/2022 alle 16:00 GMT+2

SÖLDEN - Marco Odermatt comincia alla grande la sua stagione di Coppa del Mondo, dimostrandosi inarrivabile tra le porte larghe del gigante. Lo svizzero domina sul Rettenbach, chiudendo con 76 centesimi sullo sloveno Zan Kranjec e 97 sul norvegese Henrik Kristoffersen. Fuori nella prima manche Luca De Aliprandini, mentre l'unico azzurro a punti è Giovanni Borsotti (28°).

Marco Odermatt im Riesenslalom von Sölden 2022

Credit Foto Getty Images

Era il grande favorito, ha vinto dimostrando di essere il numero uno dello sci alpino maschile. Marco Odermatt comincia la sua stagione di Coppa del Mondo dominando il gigante di Sölden, un altro successo sul Rettenbach dopo quello del 2021, ma stavolta "per dispersione". Costruito con due manche sciate limitando al minimo le sbavature e sfoderando un ritmo che gli avversari non hanno saputo replicare (e nemmeno avvicinare). Un back to back su queste nevi che solo Bode Miller e Ted Ligety avevano ottenuto in passato. Alle sue spalle chiudono Zan Kranjec e Henrik Kristoffersen, entrambi in risalita dopo la prima prova. L'unico italiano a punti è Giovanni Borsotti (28° dopo un grave errore), mentre Luca De Aliprandini non aveva completato la discesa mattutina.
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"Tutti in piedi per Marco": Odermatt ingiocabile, rivedi la vittoria

Chi vince la Coppa del Mondo maschile?

La top 10

1. M. ODERMATT (SUI)2:04.72
2. Z. KRANJEC (SLO)+0.76
3. H. KRISTOFFERSEN (NOR)+0.97
4. L. BRAATHEN (NOR)+1.10
5. R. WINDINGSTAD (NOR)+1.11
6. T. FORD (USA)+1.16
7. L. MEILLARD (SUI)+1.19
8. A. SCHMID (GER)+1.37
9. S. HADALIN (SLO)+1.38
10. T. FAVROT (FRA)+1.40
Sul tracciato disegnato dal piemontese Max Carca, il primo tempo degno di nota è di Stefan Hadalin. Lo sloveno, 28° dopo la prima manche, trova le linee giuste a pista quasi intonsa e segna un tempo che gli permetterà di recuperare 19 posizioni. Ma meglio di lui fa il redivivo Tommy Ford. Lo statunitense, già vincitore in Coppa del Mondo, sfodera la sua miglior prova dopo il tremendo infortunio di Adelboden 2021 e rimane a lungo all'angolo del leader. Una manche brillante, che mezzora più tardi certifica la rimonta dalla 26ª alla 6ª piazza e una top 5 lontana pochi centesimi. Bentornato. Nello stesso frangente di gara, sbagliano Giovanni Borsotti, Vincent Kriechmayr e soprattutto Aleksander Aamodt Kilde. Il norvegese scivola mentre stava viaggiando ad alta velocità e marca zero punti, non il modo migliore per cominciare la complicata sfida a Odermatt per la generale.
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Gigante nero per gli azzurri: sbaglia pure Borsotti (unico qualificato)

Il campione del mondo Mathieu Faivre è l'ombra di sè stesso e finisce nelle pieghe della gara (24° a 2.36). Si fa fatica a migliorare il crono di Ford e il primo a riuscirci è il norvegese Rasmus Windingstad. Il muro risulta fatale per due big della specialità come Alexis Pinturault (addirittura 20° a 2.11) e Filip Zubcic (12° a 1.67). Neanche Atle Lie McGrath scia nel migliore dei modi sul Rettenbach e retrocede da 9° a 18°. E allora è il turno di un altro norvegese (che squadra!) a volare al comando: Henrik Kristoffersen, che con i nuovi sci forniti dall'ex grande rivale Marcel Hirscher segna un tempo che gli basterà per il podio dopo la sesta posizione ottenuta nella prima manche. Il norvegese, però, lascia la porta aperta ai rivali con un errore nel finale. E se Manuel Feller (16°) e Loic Meillard (7°) non sfruttano il regalo, diversamente fa Zan Kranjec. Lo sloveno argento olimpico azzanna il muro e va al comando, riproponendo la sciata che lo aveva portato tra i migliori specialisti del gigante qualche stagione fa. Tocca a Lucas Braathen, che vola nel finale ma dopo aver perso troppo terreno nella parte alta. E, infine, ecco il re. Marco Odermatt regala un unico brivido prima del muro, poi non dà mai la sensazione di poter perdere questa gara. Una dimostrazione di forza impressionante. Dodicesima vittoria in Coppa del Mondo, decimo podio di fila in gigante contando anche le Olimpiadi. Lo svizzero è già in fuga.
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Tommy Ford: "Grato di essere ritornato a gareggiare"

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