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Sci alpino, Coppa del Mondo - Razzoli 3° in slalom Wengen, Kristoffersen sbaglia, vince Braathen rimontando 28 posizioni

Marco Castro

Aggiornato 16/01/2022 alle 15:23 GMT+1

WENGEN - Epilogo clamoroso nel quarto slalom stagionale. Henrik Kristoffersen butta via la vittoria a poche porte dalla fine e corona la rimonta di Lucas Braathen, in trionfo dopo aver chiuso 29esimo la prima manche. Gloria anche per Giuliano Razzoli, terzo e di nuovo sul podio di Coppa del Mondo sei anni dopo l'ultima volta. Secondo Daniel Yule, Vinatzer out nella seconda.

Giuliano Razzoli sul podio a Wengen

Credit Foto Getty Images

Se lo slalom di Adelboden ci aveva regalato un finale clamoroso, Wengen alza l'asticella a livelli siderali. Nella quarta prova tra i rapid gates di questa Coppa del Mondo, il trionfo è norvegese ma non vede come protagonista nè il campione del mondo Sebastian Foss-Solevaag nè colui che aveva chiuso al comando la prima manche, Henrik Kristoffersen. Il classe '94 amministra sapientemente l'enorme vantaggio anche nella discesa decisiva, ma a poche porte dal traguarda inforca clamorosamente quando già pregustava lo champagne e fa esplodere di gioia il compagno di squadra Lucas Braathen. Sì, il classe 2000 conquista la prima vittoria in carriera in questa disciplina nella maniera più memorabile possibile: da 29esimo (a 2.04 dalla testa) a primo, con una seconda manche straordinaria.
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Kristoffersen esce, Braathen vince tra le lacrime di gioia

La top 10

1. L. BRAATHEN (NOR)1:41.48
2. D. YULE (SUI)+0.22
3. G. RAZZOLI (ITA)+0.29
4. F. GSTREIN (AUT)+0.32
5. M. FELLER (AUT)+0.39
6. S. FOSS-SOLEVAAG (NOR)+0.40
7. L. MEILLARD (SUI)+0.41
8. C. NOEL (FRA)+0.51
9. A. PINTURAULT (FRA)+0.56
10. M. SCHWARZ (AUT)+1.23
Piange lui, incredulo, e lo stesso fa anche Giuliano Razzoli. Nei precedenti stagionali, l'azzurro aveva infilato tre top 10 e dimostrato una costanza che nessuno dei suoi compagni di squadra aveva saputo mettere in pista. Stavolta fa ancora meglio. Da nono a terzo, per il suo undicesimo podio in Coppa del Mondo e il primo dal gennaio 2016, quando era stato secondo proprio a Wengen. Una giornata memorabile anche per lui, che mentre scendeva Kristoffersen si stava già allontanando dalla zona riservata al podio. Ma mai dire mai nello slalom. Mai. La mente è sgombra, e in uno slalom senza padroni può farci divertire nel carosello di gare in arrivo, Pechino compresa.
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Razzoli è di nuovo Razzo: terzo a Wengen

Tra Braathen e Razzoli, torna a fare capolino sul podio un atleta che sembrava essersi perso: Daniel Yule. Secondo da sesto, anche lui come Razzoli bravo ad attaccarsi alla locomotiva norvegese là davanti. L'Austria non sale sul podio, ma c'è sempre e ne piazza quattro negli undici. Fabio Gstrein (secondo tempo di manche a 97 centesimi da quello del vincitore!) è il migliore, quarto a tre centesimi da Razzoli e appena davanti a Manuel Feller. Marco Schwarz è decimo, poco meglio di Michael Matt. Foss-Solevaag retrocede dal terzo al sesto posto. E poi i francesi. Clement Noel viene da due uscite e si vede. Mai davvero all'attacco, alla fine è ottavo, in cerca di maggiore sicurezza. Alle sue spalle Alexis Pinturault, mai in gara per le posizioni di vertice ma comunque in risalita dopo una prima manche opaca.
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Razzoli terzo ma non ci crede: lacrime alla premiazione

Casa Italia. Il migliore dopo la prima discesa era Alex Vinatzer, settimo. L'azzurro si destreggia bene ed è in luce verde poco prima dell'ultimo intermedio, in lotta per mettersi davanti a quel satanasso di Braathen. Ma a quel punto incrocia gli sci e ne perde uno, finendo a faccia nella neve. Peccato, sarebbe stato della partita nella bagarre per il podio. Manfred Moelgg si unisce al coro di Razzoli e conferma che lo slalom può essere un paese per vecchi, piazzandosi 13esimo con un bel +9 nella seconda. Tommaso Sala e Stefano Gross fanno gara di coppia come in mattinata e sono rispettivamente 20esimo e 21esimo. Con l'uscita nella prima manche di Jakobsen, Foss-Solevaag è il nuovo leader in solitaria della classifica di specialità con 180 punti. Dietro di lui ci sono Yule a 162, Braathen a 155 e Razzoli a 154. Per la squadra maschile azzurra si tratta del quarto podio stagionale dopo i due di Paris e quello di De Aliprandini. Prossimo appuntamento: Kitzbühel.
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Vinatzer, altra uscita maledetta: incrocia gli sci e ne perde uno

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Si sganciano gli sci e cade di faccia, che sventura Hirschbuehl!

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