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Paris pigliatutto: trionfo che vale doppio nel Super G di Soldeu, sul podio Caviezel e Kriechmayr

Marco Castro

Aggiornato 14/03/2019 alle 13:20 GMT+1

Dopo la vittoria in discesa, l'azzurro si prende anche il Super G di Soldeu e conquista la coppa di disciplina. È il secondo italiano a riuscirci dopo Peter Runggaldier nel 1995. Per Domme è la settima vittoria in questa Coppa del Mondo, la stagione della consacrazione

Dominik Paris

Credit Foto Getty Images

La stagione dei trionfi, dei record, della consacrazione. Dominik Paris, in questo momento, è per distacco il velocista più forte del mondo e nel secondo giorno di gare a Soldeu lo dimostra una volta di più. L'azzurro bissa il successo della discesa e vince anche il Super G, portando a casa la prima coppa di specialità della carriera. Sbaragliata la concorrenza in una classifica, in teoria, ancora aperta. Un traguardo raggiunto solo da Peter Runggaldier nel 1995, per quanto riguarda lo sci azzurro maschile. Un risultato che pone la famosa ciliegina sulla torta dopo un'annata da fenomeno, ai limiti dell'irripetibile. Dietro di lui, quest'oggi, lo svizzero Mauro Caviezel e l'austriaco Vincent Kriechmayr. Innerhofer chiude quinto.

L'ordine d'arrivo

1. Dominik PARIS (ITA)1:20.42
2. Mauro CAVIEZEL (SUI)+0.15
3. Vincent KRIECHMAYR (AUT)+0.44
4. Kjetil JANSRUD (NOR)+0.58
5. Christof INNERHOFER (ITA)+0.70
6. Matthias MAYER (AUT)+1.02
7. Adrian Smiseth SEJERSTED (NOR)+1.14
8. Aleksander Aamodt KILDE (NOR)+1.23
9. Beat FEUZ (SUI)+1.25
10. Christian WALDER (AUT)+1.27
Erano addirittura in sei a giocarsi la coppa di Super G. Ma il trofeo si decide già nella prima parte di gara. Dopo la prova di Christof Innerhofer, scomposto in alcuni passaggi e non convincente fino in fondo, è Mauro Caviezel a segnare il miglior tempo, provando a mettere pressione a Paris. Ma l'azzurro non guarda in faccia a nessuno e dopo una prima parte interlocutoria apre il gas come solo lui sa fare in questo momento e brucia il rivale. Il sorriso accennato sul suo volto si allarga quando Vincent Kriechmayr, il più vicino nella classifica di specialità, finisce dietro di quasi mezzo secondo. Ormai è fatta, rimane "solo" la vittoria di tappa in palio. Ma nessuno riesce più a fare il tempo. Non Mayer, non Kilde, non Feuz. Trionfa Dominik, l'uomo che da qualche tempo trasforma in oro tutto quello che tocca.
Paris chiude la stagione che l'ha consacrato con sette vittorie e nove podi in Coppa del Mondo, più l'argento ai Mondiali di Are in Super G. Il 30enne di Merano ha raggiunto Deborah Compagnoni a quota 16 vittorie nel circo bianco, solo Alberto Tomba (50) e Gustav Thoeni (24) hanno fatto di meglio nello sci azzurro. Numeri speciali.
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