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Paris si prende anche la discesa di Soldeu! Feuz chiude 6°, sua la coppa di disciplina

Marco Castro

Aggiornato 13/03/2019 alle 13:41 GMT+1

L'azzurro continua il suo momento d'oro e centra il quarto successo stagionale in discesa, il sesto in assoluto in questa Coppa del Mondo. La vittoria non basta a spodestare Beat Feuz dal trono di re della disciplina, che lo svizzero si aggiudica per il secondo anno di fila. Innerhofer chiude 17esimo.

Dominik Paris (Kvitfjell 2019)

Credit Foto Getty Images

Dominik Paris non si batte. L'azzurro si prende anche la discesa di Soldeu, gara inaugurale delle finali di Coppa del Mondo e porta a casa il sesto successo stagionale, settimo se consideriamo anche i Mondiali di Are. Un'altra prova di onnipotenza da parte del 30enne di Merano, che firma il suo capolavoro con una gara in progressione, a confermare quanto di buono già visto in prova. Sul podio con lui Kjetil Jansrud (NOR) e Otmar Striedinger (AUT). A Domme non riesce l'impresa più complicata: rovesciare il trono di re della discesa detenuto da Beat Feuz. Lo svizzero chiude sesto e vince la coppa di disciplina per il secondo anno di fila, giusto premio per una stagione in cui ha avuto una costanza incredibile.

L'ordine d'arrivo

1. Dominik PARIS (ITA)1:26.80
2. Kjetil JANSRUD (NOR)+0.34
3. Otmar STRIEDINGER (AUT)+0.41
4. Mauro CAVIEZEL (SUI)+0.47
5. Vincent KRIECHMAYR (AUT)+0.48
6. Beat FEUZ (SUI)+0.64
7. Josef FERSTL (GER)+0.69
8. Aleksander AAMODT KILDE (NOR)+0.71
9. Carlo JANKA (SUI)+0.75
10. Travis GANONG (USA)+0.77
Sono solo 22 i partecipanti all'ultima discesa dell'anno, compreso il campione mondiale juniores Lars Roesti. Si parte con Matthias Mayer, che pur senza sbavature non riesce ad aggredire il tracciato e fare la differenza. Così come non incanta Christof Innerhofer, che accumula un ritardo pesante nel primo settore e non trova mai il ritmo. Poi la gara entra nel vivo, con il duello a distanza Paris-Feuz. Domme disputa una gara in progressione, abbinando ottime linee a una velocità sempre elevata. La gara che doveva fare per provare a impensierire il rivale. Parte Feuz. Che non ha la solita sciata impeccabile e commette qualche sbavatura nella parte alta. Ma chiude comunque al terzo posto, mettendo una pietra tombale sulle velleità di rimonta dell'azzurro.
Jansrud e Striedinger spaventano Paris, ma chiudono alle spalle di Domme in un podio che si cristalizza. Perchè la lista di partenza si assottiglia, così come i rivali credibili in grado di competere per la vittoria. L'ultimo a inserirsi è Mauro Caviezel, pimpante e in recupero nella parte finale come aveva fatto anche nella prova cronometrata. Ma di colpi di scena non ce ne sono più. Onore a Paris, il discesista più forte del momento. Onore a Feuz, quello più continuo.
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