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Vlhova rifila 1.16 a Mikaela Shiffrin nella prima manche dello slalom di Zagabria

DaOAsport

Pubblicato 04/01/2020 alle 14:54 GMT+1

Dal nostro partner OAsport.it

Petra Vlhova of Slovakia competes during the Audi FIS Alpine Ski World Cup Women's Slalom on January 4, 2020 in Zagreb

Credit Foto Getty Images

Petra Vlhova lascia tutte a bocca aperta e nella prima manche dello slalom di Zagabria (Croazia) valevole per la Coppa del Mondo 2020 di sci alpino, getta solide basi per tornare al successo in questa specialità che, da sei appuntamenti consecutivi, è proprietà di Mikaela Shiffrin. La slovacca completa una prima discesa ai limiti della perfezione, pennellando porta dopo porta, facendo scorrere gli sci come nessun’altra e rifilando distacchi abissali a tutte, anche alla sua rivale numero uno. La nativa di Vail, infatti, autrice anche di un errore notevole a metà percorso, si ferma a 1.16 dalla leader della classifica e rischia seriamente di non vincere il primo slalom dall’8 gennaio 2019. All’epoca, nemmeno a dirlo, fu proprio Petra Vlhova ad avere la meglio, in quel di Flachau.
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Vlhova strepitosa nella prima manche dello slalom, Shiffrin a 1.16

Oggi, invece, la sciatrice nata a Liptovský Mikuláš (che rincorre l’undicesima vittoria in carriera, la sesta in slalom ed il trentesimo podio) è uscita dal cancelletto e non ha lasciato scampo alle avversarie. Dominante, leggera, efficace. In poche parole Petra Vlhova al suo massimo livello. Il tempo di manche è di 57.25, contro il 58.41 di Mikaela Shiffrin, per il già citato divario di 1.16. Un fardello non da poco per la nativa del Colorado che, a questo punto, dovrà sperare in un pesante errore della rivale nella seconda discesa, per cercare di acciuffare la 65ma vittoria in assoluto e la 44ma tra i pali stretti.
Se la statunitense accusa un ritardo che ha del clamoroso, tutte le altre sono a distanze abissali, ma questa non è una novità. Queste due fuoriclasse, in effetti, hanno una superiorità tecnica su tutto il resto delle protagoniste che sta diventando sempre più ampia e preoccupante. Al terzo posto, per esempio, troviamo la svizzera Wendy Holdener in 59.09 a 1.81, mentre al quarto si colloca l’austriaca Katharina Liensberger in 59.24 a 1.99. Dalla quinta posizione detenuta dalla svedese Anna Swenn-Larsson si toccano i 2 secondi di gap, con il sesto posto dell’austriaca Katharina Truppe a 2.06.
Completano la top ten la norvegese Kristin Lysdahl, settima a 2.09 (dopo una parte iniziale nella quale era sugli stessi tempi di Vlhova), quindi ottava la sua connazionale Nina Haver-Loeseth a 2.14, nona la svedese Emelie Wikstroem a 2.36, infine è decima la svizzera Michelle Gisin a 2.45, davanti alla connazionale Aline Danioth a 2.59. Non hanno concluso la loro prova la tedesca Marlene Schmotz e l’austriaca Katharina Huber che, fino a metà percorso, stavano facendo segnare intermedi davvero interessanti.
Attualmente dodicesima, invece, la nostra Irene Curtoni. Per la sciatrice classe 1985 il distacco è di 2.66 rispetto alla vetta. Lara Della Mea, invece, è ventisesima a 3.65. Trentesima al momento Martina Peterlini a 3.94.
alessandro.passanti@oasport.it
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