Johannes Klaebo torna al successo nella sprint in Svizzera, Pellegrino out ai quarti. Tra le donne trionfa Linn Svahn

Nella sprint in tecnica libera di Goms (Svizzera) torna protagonista Johannes Klaebo. Il fenomeno norvegese dello sci di fondo esce finalmente dal "calvario" e conquista la prima vittoria individuale dell'anno solare, dopo il forfait al Tour de Ski e il ritorno in Coppa del Mondo in ritardo di condizione la settimana precedente a Oberhof: battuto al photofinish in finale il francese Lucas Chanavat, la zampata di Klaebo permette di riaprire i giochi anche in ottica classifica di specialità, tenendo in considerazione il quinto posto del pettorale rosso Erik Valnes. Torna sul podio in una sprint dopo quasi un anno Haavard Taugboel, terzo precedendo l'narrendevole padrone di casa Valerio Grond.

Sono quattro gli italiani a prendere parte al tabellone della gara nella bella cornice elvetica: di questi, solamente Michael Hellweger si spinge fino alle semifinali, ripescato ai quarti con l'ultimo tempo utile estromettendo in anticipo il leader degli azzurri Federico Pellegrino ma arrendendosi al turno successivo contro avversari troppo forti (12° posto complessivo). Il vicecampione olimpico invece manca per una questione di centesimi l'accesso, venendo preceduto per una punta di sci da Oskar Svensson e chiudendo al terzo posto la propria batteria e col 15° piazzamento finale, davanti all'ottimo Riccardo Bernardi, 16° al debutto di Coppa del Mondo. Termina ultimo invece Simone Mocellini.

In campo femminile come al solito non c'è storia: Linn Svahn infila la quarta vittoria consecutiva in una sprint al termine di una finale quasi tutta svedese, con la sola eccezione della beniamina di casa Nadine Faehndrich, che però deve alzare bandiera bianca in anticipo. Vittoria in solitaria per la leader di specialità davanti a Maja Dahlqvist, che batte in volata Jonna Sundling (inciampatasi sull'ultima salita) e Frida Karlsson, mentre resta più arretrata Emma Ribom. Svahn si avvicina leggermente in classifica generale a Jessie Diggins, esclusa in semifinale. Ma per la sfera di cristallo la leadership della statunitense, così come quella di Harald Amundsen (oggi 13°), restano al sicuro.