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Federico Pellegrino: "Voglio almeno una medaglia. I russi? Me le fanno girare..."

DaOAsport

Pubblicato 05/02/2018 alle 14:47 GMT+1

Dal nostro partner OAsport.it

Federico Pellegrino, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Federico Pellegrino è la punta di diamante dell’Italia dello sci di fondo alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. Il Campione del Mondo della sprint insegue il sogno della medaglia e traspare ottimismo dall’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Ho fatto le cose per bene, questo è certo. Con il CT Chenetti a inizio stagione avevamo deciso di lavorare su spinte e alta velocità, per essere competitivo in Coppa da subito. Mi sembra di aver dimostrato di essere migliorato e non poco“.
Il peso della squadra sarà quasi interamente su di lui ma precisa: “Nella sprint individuale, che sarà in classico e non in skating, la mia specialità. Ma nel team sprint c’è anche Dietmar Noeckler: insieme non scendiamo dal podio da Falun 2015. E poi c’è la staffetta: io ci credo. Se De Fabiani fa il suo in classico, cambia tutto: in Corea saremo in camera insieme, cercherò di farlo stare tranquillo… Con me in quarta frazione, in una gara tattica, può succedere di tutto. Insomma ho tre carte da giocare: almeno una medaglia la voglio“.
Rispetto a Sochi sono cambiate tante cose: “In Russia le cose non funzionarono: le mie gambe non erano pronte, 11esimo nello sprint era il mio valore in quel momento. Ero l’unica speranza azzurra: non ho patito l’avvicinamento ai Giochi, ne ho patito le conseguenze. Ora la mia fiducia è aumentata, mi so ascoltare meglio. Le 750 ore sugli sci della stagione scorsa, per esempio, sono troppe. Ho corretto il tiro: meno quantità, più qualità. E poi ho imparato a gestire meglio la vita extra agonistica“.
Chicco è molto chiaro sui suoi rivali: “Klaebo imbattibile? Se lo pensassi me ne sarei rimasto a casa. E’ un talento assoluto e sa raccontarsi bene anche sui social. E’ allenato dal nonno, il fratello in Norvegia è un noto rapper deejay. Insomma, un tipo mediatico. Destinato a diventare uno dei più grandi fondisti di tutti i tempi”. Non ci sono mezzi termini per i russi: “Dico la verità: mi girano le balle. Va bene ritestare le provette dei Giochi passati però quando escono le positività a scoppio ritardato non è mai bello. Sundby, Legkov… Per anni ho corso contro gente che ha fatto cose che non doveva arrivandomi davanti. E’ giusto? Io dico di no“.
Un ragazzo concreto e molto semplice: “Non ho esigenze di popolarità né ambizioni di fama e di soldi. Anche i social mi hanno un po’ stufato. La verità è che mi piace stare sulle mie, mi accorgo che ho sempre più voglia di ritagliarmi momenti per me: la Juve, la mia ragazza Greta Laurent, il mio sport. Lo sci di fondo mi piace perché non ti regala niente“.
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