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Norvegia aliena, Klaebo è l'Hirscher del fondo: oro staffetta 4x10, Italia settima dopo il sogno

Fabio Disingrini

Aggiornato 18/02/2018 alle 10:36 GMT+1

Il quartetto Tønseth, Sundby, Krüger, Klæbo vince la medaglia d'oro nella staffetta 4x10 km davanti a Francia e OAR: settima l'Italia che sogna a tecnica classica con Maicol Rastelli e Francesco De Fabiani (terza ai -15 km) ma si stacca nelle frazioni a tecnica libera di Giandomenico Salvadori e Federico Pellegrino.

Johannes Hoesflot Klaebo of Norway celebrates after crossing the finish line to win the gold medal during Cross-Country Skiing men's 4x10km relay on day nine of the PyeongChang 2018 Winter Olympic Games at Alpensia Cross-Country Center

Credit Foto Getty Images

Il grande trionfo e la grande illusione. Il trionfo è quello atteso della Norvegia, in trionfo con Didrik Tønseth, Martin Johnsrud Sundby, Simen Hegstad Krüger e Johannes Høsflot Klæbo. L’illusione è quella dell’Italfondo che sogna una medaglia - 12 anni dopo l'impresa d'oro a Torino 2006 con Fulvio Valbusa, Giorgio Di Centa, Pietro Piller Cottrer e Christian Zorzi - ma cede nelle batterie di tecnica libera.
Sul podio con la Norvegia vanno la OAR del "dopo Ustiugov", con la terza medaglia di questa spedizione controversa, e la Francia di un Parisse strepitoso, che tiene il ritmo dell'oro nello skiathlon (Simen Krüger) spianando la frazione del bronzo a Adrien Backscheider.
Le deluse del giorno sono invece le altre due formazioni scandinave che, alla vigilia, erano tra le grandi favorite: Finlandia e Svezia, entrambe vittime di una prima frazione con distacchi abissali per Burman e Hakola, compromettendo di fatto la gara delle proprie nazionali.
Penserò alla Team Sprint e spero tanto di farla con Didi (Noeckler, ndr) però adesso lasciatemi un po' triste per la gara di oggi. (Federico Pellegrino)
La prima frazione a tecnica classica è una super prova di Maicol Rastelli, che scia addirittura in prima posizione anche se è Andrey Larkov, uno dei “graziati” del caso doping, a fare la prima selezione col kazako Poltoranin: Rastelli chiude la sua batteria a 10 secondi con l'Italia, a 18″ la Norvegia.
Nella seconda frazione, il russo Alexander Bolshunov arriva fino a 40″ di vantaggio mentre Sundby, Manificat e Francesco De Fabiani insegouno e tengono a distanza le altre nazionali, staccando progressivamente il kazako Velichko. Nel finale di batteria, De Fabiani fa sognare staccando tutti, Sundby compreso, e riporta l’Italia a 24 secondi dalla OAR.
La terza frazione cambia tutto perché si passa dalla tecnica classica alla libera e si riforma il terzetto alle spalle di Alexey Chervotkin (OAR) raggiunto all’ultimo giro mentre si stacca Giandomenico Salvadori, che si fa raggiungere e staccare dalla Finlandia con 3 chilometri di drastica sofferenza. In testa invece, Clement Parisse tiene il ritmo di uno strepitoso Krüger che stacca Chervotkin.
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Klaebo

Credit Foto Eurosport

In quarta frazione, Johannes Klæbo studia il francese Backscheider mentre Denis Spitsov, bronzo della 15 km a tecnica classica, recupera in progressione e aggancia la coppia di testa mentre Federico Pellegrino va fuori giri per rimontare il finlandese Lehtonen.
Il fenomeno Klæbo scarica la sua flamme rouge, facendo il vuoto dalla discesa degli ultimi duemila metri, ed entra nello stadio con la bandiera norvegese, mentre Spitsov OAR gestisce la medaglia d'argento sulla Francia, per la seconda volta sul podio. Pellegrino invece crolla nel finale e chiude settimo, superato da Finlandia, Svezia e Germania: peccato perché, a 15 chilometri dal termine, l'Italia era da medaglia "classica" con gli strepitosi Rastelli e De Fabiani.
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Federico Pellegrino è d'ARGENTO: la gara perfetta del campione italiano

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