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SKELETON, Valentina Margaglio: “Non sono ancora al 100% ma questo podio mi dà fiducia. Lavoro per migliorare"

DaOAsport

Aggiornato 01/12/2021 alle 11:04 GMT+1

SKELETON - Valentina Margaglio si racconta dopo il terzo posto che le è valso il podio nella seconda tappa della Coppa del Mondo di Skeleton. Ritorna poi all'infortunio al malleolo e mignolo che sta migliorando ma non è ancora passato del tutto.

Valentina Margaglio

Credit Foto Getty Images

La pista di Igls-Innsbruck (Austria) si è tinta, almeno in parte, di azzurro nel corso dell’ultimo fine settimana. Nella seconda tappa della Coppa del Mondo di skeleton 2021-2022, infatti, la nostra Valentina Margaglio ha centrato uno storico terzo posto nella gara femminile, preceduta solamente da Elena Nikitina e Kimberley Bos. Un risultato che conferma la crescita dell’atleta classe 1993 che, ormai, è una certezza dello skeleton anche ai più alti livelli.
La nativa di Casale Monferrato ha raccontato le sue emozioni nel corso della trasmissione Speed-on-ice-2u di Sport2u in collaborazione con OA Sport, condotta da Claudio Cavosi.
“L’ho combinata grossa anche stavolta – sorride Valentina Margaglio – dopo quanto fatto ai Mondiali, devo dire che questo podio ci voleva proprio. Ho centrato tanti quarti posti negli ultimi mesi ma, finalmente, è arrivato questo risultato che tutti volevamo con forza”.
Un podio scintillante, nonostante una condizione fisica ben lontana dal 100%, dopo la brutta botta subita nel corso degli allenamenti in Cina al malleolo e mignolo.
“Sto meglio ora non sono ancora al 100% perchè l’edema osseo, fino a che non si sta completamente fermi, non guarisce. Quantomeno il dolore è diminuito e la parte in causa non peggiora. Il mignolo, come dicono tutti, è solo dolore, per cui pian piano sta scemando, ma non ancora del tutto. Anche per questo motivo non ho ancora potuto mettere le mie scarpe chiodate preferite per spingere al massimo in partenza. In quel frangente sono comunque sempre tra le migliori, e posso dire che ho lavorato ancora di più sotto questo punto di vista. Anche per questo motivo sono contentissima, con un decimo in meno rispetto all’anno scorso, nonostante tutti i problemi. Per le Olimpiadi arriverò fortissima”.
La gara di Igls, nonostante il terzo posto, non è stata perfetta. Un mix di emozioni per la nostra portacolori.
“Anche senza le imprecisioni messe in scena nella seconda manche purtroppo non avrei potuto fare di più. La prima manche mi ha visto commettere troppi errori e, infatti, avevo l’ottavo crono. Recuperare fino al primo posto era davvero troppo. Ad ogni modo sono contenta della mia prova. Nella seconda manche non sono andata benissimo in alcuni punti, volendo lasciar correre non ho voluto guidare troppo. Il podio? Non me ne sono accorta subito. Con quell’errore in curva 10 temevo di avere gettato alle ortiche un’altra occasione e, quindi, non badavo a quello che facevano le altre. Ero concentrata solo sui calcoli per la qualificazione olimpica. Nel frattempo scendevano le rivali, quando ne è rimasta solo una mi sono resa conto di quanto stesse accadendo”.
A livello di guida, Valentina Margaglio ha ben chiari i motivi del suo miglioramento.
“Ho fatto un enorme passo in avanti che, sinceramente, non mi aspettavo. Ho svolto 3 settimane di discese senza spinte, per non forzare sul piede, per cui mi sono concentrata su altri aspetti. Scendevo senza grande velocità, ero più attenta sul come affrontare le curve. Ho sempre guardato al tempo finale senza pensarci troppo. Dopo queste 3 settimane non capivo quanto stessi andando forte. Meglio così”.
Prossimi appuntamenti per la Coppa del Mondo, tutti in salsa teutonica, con il trittico Altenberg-Winterberg-Altenberg.
“Nel complesso direi che è cresciuto tantissimo il livello generale. Siamo tutte molto vicine, in una stagione che pensavo sarebbe stata difficile, ma questo risultato mi dà ulteriore forza. Sono pronta per le prossime gare. Il piede va sempre meglio, posso spingere e la pista mi piace. Altenberg da sempre per me gioie e dolori, vedremo come andrà questa volta. Dopodiché toccherà a Winterberg, un tracciato nel quale bisogna lasciare sempre al massimo e rappresenta una bella sfida. Successivamente toccherà a Sigulda, un impianto che conosciamo meno, ma sempre molto spettacolare”.
Ultima battuta sulle sensazioni della pista olimpica laddove, a febbraio, si gareggerà per le medaglie con i Cinque Cerchi.
“Mi è piaciuta. All’inizio, come tutte, ero un po’ di difficoltà, dopodiché avrei voluto fare più discese quando era più veloce ma non si capivano le reali condizioni. Cambiavano da un momento all’altro della giornata. Tutto sommato sono dispiaciuta per non aver preso parte alla gara, ma sono assolutamente pronta”.
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