Mark Williams, dal ritiro in camper al 3° Mondiale nudo: il virtuoso del panno verde è tornato

Partiamo da questo simpaticissimo siparietto di fine Crucible 2018 per descrivere chi è Mark Williams, fresco vincitore del Mondiale di snooker. Promessa mantenuta, quando dopo uno dei primi incontri vinti, il talentuoso campione inglese aveva risposto a un cronista che gli domandava "cosa saresti disposto a fare in caso di successo"?. Uomo vero Mark, e dire che un anno fa aveva deciso di appendere la stecca al chiodo dopo aver fallito la qualificazione al tabellone finale dell'edizione 2017.

Spesso però, i grandi campioni e i grandi uomini, sanno rialzarsi dalle cadute più violente. E così dopo aver passato le due settimane del Mondiale 2017 davanti alla tv su un camper tra una birra e l’altra, si è lasciato convincere dalla moglie perché - testuali parole sue - "non volevo vederlo in casa tutti i giorni sempre sul divano di casa". Anche questo è il 'mondo Williams', nuovo campione del mondo di snooker, terzo titolo di una carriera altalenante cominciata più di 20 anni fa e che comunque gli aveva già regalato due titoli Mondiali (2000, 2003). No, Mark si è rialzato rimettendosi in gioco come ci spiega il nostro Andrea Campagna (voce dello snooker per Eurosport insieme a Maurizio Cavalli):

Un trionfo esagerato, con una eco internazionale esagerata, grazie anche a quell'esultanza in conferenza che ovviamente non poteva passare inosservata. Tanto da meritarsi una citazione su Sports Illustrated, tutto fuorché un magazine di snooker.

Sì, perché Williams non è certo uno sconosciuto - soprattutto per chi segue lo snooker da anni - e nemmeno l'ultimo arrivato capace di vincere il titolo iridato a colpi di fluke. Tre titoli di campione del mondo, un talento cristallino e un carattere tutto da scoprire. Un personaggio estroso, anche lontano dal panno verde. Un campione che ha festeggiato l'accesso alla finale con un kebab alle 2 di notte.

"Parliamo di uno dei più grandi giocatori di snooker di sempre, uno che ha fatto la storia di questo sport e che ha dominato le scene tra il 2000 e il 2003 - aggiunge ancora Andrea Campagna - Arriva da una famiglia umile, il padre era minatore e una volta il piccolo Mark andò con lui e capì che era meglio diventare uno sportivo di successo piuttosto che spaccarsi la schiena in miniera. Difficile dargli torto. E' un personaggio unico, anche fuori dalle telecamere, capace di rendere questo sport un filo più leggero. Meno campione dei suoi coetanei (è del 1975 come O'Sullivan e Higgins con cui ha fatto la storia di questo sport), ma con grandissimo estro e inventiva. Ad esempio tira ad occhi chiusi o alla no-look. Noi lo chiamiamo 'il vitruoso del panno verde'."

Mark è tornato, e lo ha fatto sul palcoscenico più importante, nel modo più incredibile e teatrale possibile, al termine di una rimonta pazzesca e praticamente al limite del possibile. Ma anche questo è snooker, anche questo è Mark Williams. Fortunatamente ha dato retta a sua moglie, ha abbandonato il camper e il divano, perché altrimenti ci saremmo perso tutto questo... Bentornato!