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Snooker, Players Championship Day 5: Higgins dominante, O'Sullivan in finale

Andrea Campagna

Pubblicato 27/02/2021 alle 09:34 GMT+1

Snooker - Ronnie O'Sullivan raggiunge la fiunale soffrendo con Barry Hawkins, mentre Higgins ora affronterà Wilson dopo un'impensabile passeggiata contro Selby.

Fluke di Higgins, la fortuna lo assiste

Nella quinta giornata del Players Championship abbiamo avuto la conferma che i ‘vecchietti terribili’ dello snooker sono ancora i giocatori di riferimento del circuito. Nell’ultimo quarto di finale clamorosa prestazione di John Higgins, che con numeri da record ha demolito Mark Selby, quindi non certo l’ultimo arrivato. In serata Ronnie O’Sullivan ha battuto Barry Hawkins giocando a corrente alternata ma conquistando la quarta finale della sua stagione e la cinquantasettesima in carriera, un record eguagliato.

CHE HIGGINS!

L’ultimo quarto di finale prometteva di essere un incontro combattuto ed equilibrato con la sfida tra due giganti dello snooker, lo scozzese John Higgins e l’inglese Mark Selby. Ma in questo sport non bisogna mai dare niente per scontato e nel pomeriggio di venerdì ne abbiamo avuto l’ennesima conferma, al punto che dire che il match è stato a senso unico non rende giustizia alla prestazione di Higgins, che ha completamente annichilito il pur coriaceo Selby. Lo scozzese è partito subito forte mettendo sotto l’avversario in ogni ambito del gioco, tanto che quando Selby ha realizzato i primi 6 punti del suo match Higgins ne aveva già messi a referto 281 ed era avanti 3-0 con il contributo di serie da 60, 70 e 63. Quei 6 punti di Selby sono rimasti gli unici prima della pausa, a cui si è andati sul 4-0 per Higgins. Al rientro ci si poteva aspettare una reazione del campione inglese, invece è arrivato il centone dello scozzese per il 100-0 che ha messo virtualmente fine al match. Fine che è puntualmente arrivata nel sesto frame, con Selby che ha realizzato il primo punto ma ha dovuto lasciare spazio a Higgins, il quale è andato a chiudere con serie da 49 e 60 per un 6-0 che ha lasciato tutti a bocca aperta. Dalla breve cronaca che abbiamo riportato, emerge infatti che Selby ha realizzato appena 7 punti, un nuovo record negativo in match su questo format di gara. ma non si può certo dire che il numero 4 del mondo abbia sbagliato tanto.
Non abbiamo le statistiche definitive ma i tentativi di imbucata di Selby sono stati sicuramente meno di 10, un dato inaudito in incontri di questa tipologia. Semplicemente, Higgins non gli ha mai dato la possibilità di provarci con un gioco tattico di altissimo livello. E per quanto riguarda l’attacco, il ‘vecchietto’ scozzese è stato altrettanto punitivo con percentuale in imbucata oltre il 95% e un totale di 546 punti realizzati. Proprio così, 546 a 7. Nello snooker non sempre vince chi realizza più punti ma quando il divario è questo, è chiaro che non c’è stata partita. Durante il match Selby è apparso sofferente tanto da far ipotizzare un suo malanno, magari un raffreddore o qualcosa del genere. Ma nelle interviste successive l’inglese non ne ha fatto parola, ammettendo sportivamente di essere stato completamente surclassato dal suo avversario. Per Higgins si tratta del secondo 6-0 in due match giocati nel torneo, risultati che gli valgono la seconda semifinale della stagione in tornei validi per il ranking, a cui va aggiunta la finale del Masters persa contro Yan Bingtao. Quindi non è certo una stagione straordinaria per gli standard del campione scozzese, che però sembra aver trovato la giusta ispirazione proprio sul più bello. Il Crucible, dove Higgins ha vinto 4 Mondiali con altre 4 finali disputate, è infatti sempre più vicino.
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Higgins surclassa Selby vincendo 6-0

O’SULLIVAN DA RECORD, MA CHE FATICA

Molto più combattuto ed incerto si è rivelato il match serale, la semifinale della parte alta del tabellone tra gli inglesi Ronnie O’Sullivan e Barry Hawkins, nonostante il fatto che neanche in questo caso la cosa fosse scontata. In effetti O’Sullivan ultimamente sta giocando molto bene (anche per i suoi elevatissimi standard) ed il vantaggio negli scontri diretti di 14-2 lasciava presagire una sua facile vittoria, invece Hawkins ha confermato di essere tornato ad alti livelli e fin dal primo frame ha dimostrato di non essersi presentato per fare da sparring partner al suo celebre avversario. Il match è iniziato con un paio di falli rocamboleschi, uno per parte, ma dopo un primo spunto di O’Sullivan è stato Hawkins ad aggiudicarsi il frame iniziale, nel quale non ci sono state serie di qualità. Il campione del mondo stava sbagliando qualcosa di troppo sia in attacco che in difesa e il Falco ne ha approfittato, volando sul 3-0 con serie da 109 e 87. Anche nel quarto frame O’Sullivan ha mancato soluzioni per lui facili ma alla fine è riuscito in qualche modo ad aggiudicarselo, andando alla pausa con il minimo svantaggio. Diciamo sempre che per il giocatore sotto 0-3 vincere il frame prima dell’intervallo è fondamentale per darsi una possibilità e anche stavolta ne abbiamo avuto dimostrazione. Al rientro, dopo qualche scambio di dubbia qualità ad inizio quinto frame, abbiamo infatti ritrovato improvvisamente un altro O’Sullivan, quello dotato di un tocco di palla magico e capace di mettere insieme dal nulla break di grande qualità. Così, in un lampo, sono arrivati altri quattro frame consecutivi a suo nome, con serie da 83, 75, 90 e 79, l’ultima realizzata su un tavolo che avrebbe invitato alla difesa chiunque altro.
In tutto questo c’è stato un parziale di 335 punti a 0, con Hawkins che nei quattro frame dopo la pausa ha realizzato solo un’imbucata. Ma quando O’Sullivan è arrivato a uno dal match sul 5-3, quella magia che poco prima era apparsa all’improvviso è scomparsa in maniera altrettanto repentina, con errori anche grossolani che hanno consentito all’indomito Hawkins di vincere il nono frame con una bella serie da 81 e sono proseguiti all’inizio del decimo. Questo è stato un frame che si è sviluppato in maniera anomala, con un cluster di otto rosse molto compatto sotto alla rosa e altre tre rosse che progressivamente sono finite vicino alla sponda del baulk, con il punteggio fermo a lungo sul 24-8 per Hawkins. Dopo una fase tattica di ottima fattura, proprio Hawkins ha aperto in maniera minima una delle bilie del cluster, orientandola verso la buca della gialla. Ma non si può certo dire che si sia lasciato sotto tiro, perché si era premurato di portare la bianca a sponda lasciando quindi una possibile imbucata di difficoltà estrema, sulla quale però O’Sullivan ha realizzato un capolavoro. Ancora la magia, che però anche stavolta è durata poco, con un errore in angolo tentando di aprire le rosse della parte bassa, lasciando quindi un ottimo tavolo a Hawkins per impostare una prima parte di serie. Restava però il problema delle tre rosse nella parte alta e infatti la visita al tavolo si è conclusa su di esse per dar vita a una nuova fase tattica, vinta da O’Sullivan che così ha potuto chiudere per il 6-4 conclusivo. Battuto quindi Hawkins, che però ha conquistato la seconda semifinale in poche settimane a conferma che il lavoro sui tavoli di allenamento sta dando ottimi frutti, tanto da averlo riportato tra i primi 16 del mondo. O’Sullivan invece conquista la quarta finale in stagione e soprattutto la cinquantasettesima in carriera, eguagliando così uno degli ultimi record detenuti da Stephen Hendry. L’ultimo, quello più importante e sentito, è rappresentato dai sette titoli mondiali. O’Sullivan come sappiamo è a quota 6 e anche per lui, come per Higgins, l’avvicinamento al Crucible sembra stia andando nella maniera migliore.

Il PROGRAMMA DELLA SESTA GIORNATA

Sabato sera va in scena la semifinale della parte bassa del tabellone, la sfida tra lo scozzese John Higgins e l’inglese Kyren Wilson. Entrambi stanno giocando molto bene e sono reduci da eccellenti prestazioni contro avversari di altissimo livello, con Wilson che giovedì ha battuto nettamente Robertson e Higgins che venerdì ha dominato su Selby. Il bilancio dei precedenti è in parità sul 2-2, con Higgins che ha vinto i due match più importanti (entrambi al Crucible) e Wilson che si è aggiudicato l’ultimo scontro diretto, giocato un anno fa. Wilson è il numero 5 del mondo, Higgins il numero 6. Entrambi vengono da stagioni nel complesso più che discrete ma al di sotto delle rispettive aspettative. Insomma, tutto farebbe pensare ad un match di estremo equilibrio. Però viene da pensare che se a presentarsi in sala alla Marshall Arena sarà lo stesso Higgins che abbiamo visto nei precedenti due match, e in particolare in quello contro Selby, anche per l’ottimo Wilson potrebbe esserci poco da fare. Ma è solo una supposizione, perché tanto sappiamo che nello snooker tutto può succedere.
Vedremo la semifinale sull’app e sui canali di Eurosport a partire dalle 20.
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Il centone di Higgins contro Selby

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