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Sognando il Crucible... Viaggio nel tempio dello snooker

Alessandro Brunetti

Pubblicato 13/04/2017 alle 16:38 GMT+2

Alla scoperta del mitico teatro che anche quest’anno ospiterà i Mondiali di Snooker, in ESCLUSIVA su Eurosport. Un mix di misticismo e tradizione, e dal fascino irresistibile come ci ha confessato il nostro Andrea Campagna, una delle voci dello Snooker in Italia: “Spettacolo, tensione, tecnica, divertimento, ‘drama’. Nei 17 giorni del Crucible succederà di tutto e di più.”

crucible

Credit Foto Eurosport

Per gli inglesi, e più in generale per chi ha nello snooker una passione viscerale, il Crucible è una sorta di tempio sacro tra stecche, gesso e un tappeto verde che profuma di storia. Un luogo mistico che quest’anno festeggerà i 40 anni come casa dei Mondiali di Snooker, appuntamento che potrete seguire su Eurosport tutti i giorni sui nostri canali e sul nostro Eurosport Player dal 15 aprile all’1 maggio. Teatro costruito nel cuore di Sheffield nel 1971, nei decenni è diventato sinonimo di Snooker: un percorso nella storia che ha vistro trionfi, delusioni, colpi sensazionali, fluke e anche tante lacrime. Un mix di emozioni che per chi ama questo sport non ha eguali, mentre per per chi invece si affaccia come neofita al tappeto verde del biliardo britannico cercheremo di spiegare meglio grazie all’aiuto del nostro Andrea Campagna, una delle due voci italiane dello Snooker su Eurosport insieme a Maurizio Cavalli, con cui potrete interagire su Twitter con l'hashtag #EurosportSNOOKER

Troppi aneddoti in 40 anni, ma quegli streaker...

Al Crucible si gioca dal 1977 e lo snooker è uno sport che, per i suoi tempi e ritmi, si presta molto a siparietti ed episodi fuori programma, anche non graditi come ad esempio lo ‘streaker’ che fece passerella nudo durante la finale del 2008
Confessa un divertito Andrea Campagna: "Questo per dire che sono troppi gli aneddoti per poterli elencare e io, lo ammetto, non sono molto bravo a fare classifiche. Diciamo che noi appassionati seguiamo principalmente per gli aspetti sportivi, ovviamente, ma dentro di noi sappiamo che qualcosa di curioso o inusuale è sempre in agguato…"

2013-2014 Live, che ricordi e che emozioni...

Sinceramente emozionato Andrea, che conosciamo e con cui lavoriamo a Eurosport da diversi anni. Fa piacere chiacchierare con lui, anche se parlare di Crucible gli provoca un'esplosione di ricordi ed emozioni che fatica a raccogliere in poche parole. Sinonimo di passione e amore vero per il suo lavoro e per questo sport. "La partita che ricordo più volentieri? Anche qui, troppe per citarne solo alcune. Ma da un punto di vista strettamente personale ce ne sono due che sono in un’altra categoria. Parlo delle finali delle edizioni 2013 e 2014, non tanto per la particolare bellezza dei match, comunque di alto livello, quanto perché ero in sala (dove ci sono solo due cabine di commento, usate dalla BBC e da Eurosport UK) a vederle dal vivo dato che non le commentavo. Il Crucible già è piccolo e quasi intimo di suo, non arriva ai 1000 posti a sedere, quindi il tavolo si vede bene da ogni posizione, ma in quanto rappresentante di Eurosport Italia le ho seguite dalla tribunetta per la stampa a pochi passi dal tavolo. Un’emozione unica, indescrivibile, che mi porterò dentro per tutta la vita. Ma non certo irripetibile, visto che è già successo due volte!"

Trump il favorito, O'Sullivan è O'Sullivan, attenti a Ding Junhui e Marco Fu

Inevitabile non toccare il tasto pronostici. Chi vincerà? Quali saranno le sorprese, e cosa dobbiamo aspettarci dal mitico Ronnie?
Spettacolo, tensione, tecnica, divertimento, ‘drama’. Nei 17 giorni del Crucible succederà di tutto e di più. E noi appassionati sappiamo di non poterci perdere un solo minuto.
Per come vivo io lo sport il nome del vincitore non è importante, comunque so che a tanti interessano i pronostici quindi posso dire che i principali favoriti sono due, entrambi inglesi: il campione in carica e numero 1 del mondo Mark Selby e l’ex talento emergente ma ormai campione affermato Judd Trump. Entrambi arrivano a Sheffield in grande forma, Selby avendo vinto il China Open due settimane fa e Trump essendo stato il giocatore più costante ad alto livello in questa stagione. Per me proprio Judd Trump è il favorito numero 1, ma non ha mai vinto il Mondiale quindi bisognerà vedere come giocherà con questa grande pressione addosso. Poi ci sono una serie di giocatori che non sarebbe sorprendente vedere sollevare il trofeo. Penso al finalista dello scorso anno Ding Junhui, cinese che punta a divenire il primo asiatico a vincere il Mondiale. E poi l’australiano Neil Robertson e l’inglese Shaun Murphy, entrambi già vincitori in passato ma reduci da una stagione sotto tono, soprattutto Robertson. Inoltre non si può prescindere dai due ‘vecchi’ (con tutto il rispetto) John Higgins, scozzese già vincitore 4 volte, e ovviamente Ronnie O’Sullivan, la superstar dello snooker che punta al sesto titolo in carriera. Ronnie, come lo chiamano tutti non solo nella sua Inghilterra, non ha avuto una grande seconda parte di stagione ma di solito al Crucible gioca meglio quando non è l’uomo da battere, cosa che quest’anno dovrebbe fare ben sperare i suoi tantissimi tifosi, anche italiani. Tornando ai possibili vincitori c’è ovviamente anche una serie di outsider, ma sarebbero troppi nomi da citare. Io ne butto lì uno: l’hongkonghese Marco Fu, lo scorso anno semifinalista e reduce da un’ottima stagione. Chi segue le mie telecronache sa che da tempo vado dicendo Occhio a Marco Fu…” e pur essendo totalmente digiuno di scommesse so che ha una quota che potrebbe valere una puntata".

La programmazione su Eurosport ed Eurosport Player

Tutti i giorni, dal 15 aprile all'1 maggio (giorno della finalissima), potrete seguire tutte le partite del torneo sui nostri canali televisivi (Eurosport 1 - canale Sky 210, canale Mediaset Premium 372 - ed Eurosport 2 - canale Sky 211, canale Mediaset Premium 373 - qui la programmazione) ma anche sul nostro Eurosport Player (www.eurosportplayer.it) con due canali con i feed dedicati al Live dei due tavoli presenti in sala potrete seguire tutti, ma proprio tutti, i frame delle partite.
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