Snowboard, Roland Fischnaller: "Sapevo di poter andare forte, ho lavorato tanto per l'obiettivo"
DaOAsport
Aggiornato 01/03/2021 alle 17:51 GMT+1
Snowboard - Il capitano azzurro senza rimpianti per l'argento conquistato nel gigante parallelo, nonostante fosse stato anche in testa sul favorito Loginov.
Roland Fischnaller non vuol proprio smettere di stupire. Lo snowboarder italiano, a 40 anni, si è messo al collo la sesta medaglia iridata della carriera, ottenendo un grandioso argentonel gigante parallelo dei Mondiali di Rogla, in Slovenia.
L’azzurro si è dovuto arrendere, per solo un centesimo, al fortissimo russo Dmitry Loginov. Esattamente come era accaduto l’anno scorso a Park City nel PSL, vi è stato uno scontro generazionale in piena regola (visti quasi 20 anni di differenza tra i due) e meno di un battito di ciglia ha impedito a “Capitan Fisch” di centrare il suo secondo oro mondiale, il primo nel PGS. Resta la bontà del percorso del nostro portacolori, che ha raccolto i frutti del duro lavoro in fase di preparazione.
Una pista molto difficile, sulla quale ho sfruttato una tavola velocissima. Sono riuscito a concentrarmi per tutta la giornata, sapevo che avrei potuto andare forte, ma a un Mondiale contano soltanto i primi tre classificati. Peccato per alcune imperfezioni che ho commesso nella big final, ma era la prima run di giornata che disputavo sulla corsia rossa, che era più rovinata e non riuscivo a fare le linee tenute nelle run precedenti sulla corsia blu. Loginov ha dimostrato di andare fortissimo e soprattutto ha 20 anni in meno di me. Ho lavorato per tutta la stagione per questo appuntamento, a gennaio ho faticato perché ho modificato qualche assetto degli attacchi senza fortuna, così son tornato al vecchio modello”, le sue parole (fonte: FISI).
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