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Kristensen da record

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Pubblicato 19/06/2005 alle 17:00 GMT+2

Il danese si aggiudica la 24 ore di Le Mans sull'Audi assieme ai compagni di equipaggio Werner e Lehto, per lui è il settimo trionfo, uno in più del leggendario belga Jacky Ickx..

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Tom Kristensen è nella storia. Il danese ha vinto la sua settima 24 ore di Le Mans, la sesta consecutiva, battendo il record di sei successi che condivideva col leggendario belga Jacky Ickx. Kristensen, al volante dell’Audi R8 del Team Champion Racing, ha condiviso il successo con i suoi compagni di equipaggio, il finlandese ex pilota di Formula 1 J.J. Lehto, al suo secondo trionfo dopo quello del ’95, e il tedesco Marco Werner, per la prima volta sul gradino più alto del podio della gara di durata più famosa e importante del mondo, giunta alla 73a edizione. Il terzetto ha percorso 370 giri del circuito della Sarthe e ha preceduto di due giri la Pescarolo-Judd guidata dai francesi Eric Comas, Emmanuel Collard e Jean-Christophe Boullion, e di sei i compagni di squadra nel Team Champion Racing, lo scozzese Allan McNish, il tedesco Frank Biela e il nostro Emanuele Pirro.
Kristensen, 37 anni, ha esordito a Le Mans nel 1997 vincendo subito insieme ai due ex ferraristi Michele Alboreto e Stefan Johansson al volante della Porsche. Poi, dal 2000 in avanti, solo trionfi, sempre targati Audi tranne nel 2003 quando insieme a Rinaldo Capello e Guy Smith portò alla vittoria la Bentley. Dal 2000 al 2002 fu imbattibile insieme a Frank Biela e a Emanuele Pirro, proprio i suoi compagni di squadra surclassati quest'anno, mentre l'anno scorso arrivò primo insieme a Capello e a Seiji Ara. Infine, tra ieri e oggi, il settimo sigillo, che cancella dal libro dei record una leggenda dell'automobilismo come Ickx, vincitore sei volte sulle curve della Sarthe tra il 1969 e il 1982.
L'Audi si porta a casa la quinta 24 ore in sei anni, sfortunato invece il Team Pescarolo, le cui vetture si sono rivelate più veloci ma molto meno affidabili di quelle tedesche, mentre il secondo equipaggio, del quale faceva parte il campione del mondo di rally Sebastien Loeb, è andato a sbattere dopo 288 giri mentre al volante c'era l'altro transalpino Soheil Ayari. Proprio la presenza di Loeb è stato uno dei fattori, oltre al bel tempo, che hanno aiutato a battere il record di affluenza sul circuito del 1974: ben 230.000 persone hanno assistito alla corsa.
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