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Suberbike, Michel Fabrizio si ritira: "I giovani imitano Marquez, che pericolo!"

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Pubblicato 26/09/2021 alle 12:35 GMT+2

Superbike - Il veterano delle due ruote sceglie di lasciare il mondo delle corse per protesta, dopo la morte del giovane Berta Viñales. "Rossi aveva ragione a lamentarsi delle manovre scorrette di Marquez, che è diventato un punto di riferimento per piloti con pochissima esperienza".

Michel Fabrizio

Credit Foto Getty Images

Michel Fabrizio, veterano delle due ruote, dice basta alle corse. Lo fa dopo essere stato testimone di una tragedia nella supersport, ossia la morte del quindicenne Dean Berta Viñales.
A 37 anni, il pilota laziale si ribella di fronte a una situazione per lui diventata insostenibile e punta il dito sostanzialmente contro la Dorna, che non tutela abbastanza i piloti e fa prevalere le necessità economiche a quelle che riguardano la sicurezza dei piloti.
In un lunghissimo post su Instagram, Michel si scaglia contro tanti e non risparmia una stoccata nemmeno a Marc Marquez. Ecco quanto ha scritto nella giornata di sabato:
"Domani mi rifiuterò di correre per rispetto della vita umana. E mi ritiro. E' il momento di dire basta. Oggi ho assistito ad una brutta giornata, la perdita di un pilota di soli 15 anni. Gare così ne ho viste tante in questa categoria, e ogni volta che ne finiva una, si tirava un sospiro di sollievo perché era andata bene. Ma purtroppo non sempre va bene e oggi è successo l'imprevedibile o forse quello che si sapeva potesse accadere. Sono sdraiato da più di 5 ore sul letto del mio hotel a guardare il soffitto, ripensando ai momenti belli che questo sport mi ha regalato. Ma rientrando dopo 6 anni ho visto questo mondo cambiato. Ho visto un’indifferenza da parte della Federazione Internazionale: schierare 42 bambini nella Yamaha cup (fortunatamente è filato tutto liscio, nel 2021) e altri 42 nel Mondiale 300. Troppi, troppi piloti con poca o addirittura pochissima esperienza, e questo non succede solo nel mondiale, ma anche in campionati nazionali, dove per fare cassa si prende tutto, fino all"ultimo posto disponibile".
Valentino Rossi anni fa, quando Marquez è entrato in MotoGP, è stato criticato, dicendo che si lamentava per le manovre di Marquez "scorrette". Bisogna dargli ragione. Marc è diventato un punto di riferimento: questi giovani emulano le sue gesta, facendo sorpassi troppo a limite, appoggiandosi al proprio avversario rischiando ogni centimetro.
"Aggiungiamo che mi ritiro dal mondo delle corse per mandare un messaggio forte di protesta! Affinché le regole cambino per la salvaguardia delle vite umane. Il problema c’è nella Moto3, nella Talent Cup e nei campionati nazionali! Oltre a ciò vanno riviste anche le piste che devono prevedere spazi di fuga migliori! Tutto ciò dipende dalla FIM che non svolge un ruolo di salvaguardia verso la vita ma predilige semplicemente il business! È ora che intervenga la politica di ogni nazione! Il primo che lanciò un messaggio forte fu Ayrton Senna, che disse come alcune piste fossero pericolose, e solo dopo la sua morte si intervenne. Ad oggi nella Formula1 ci sono meno morti, invece nel motociclismo ultimamente c’è un’ecatombe!".
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