Caos Adria Tour, Goran Ivanisevic difende Novak Djokovic

Adesso tutti sono i più intelligenti del mondo e attaccano Novak che ha provato a organizzare qualcosa di grosso, mettendo in piedi un’iniziativa umanitaria, dopo tre mesi in cui tutti siamo stati blindati in casa. In Serbia e in seguito in Croazia tutto è stato fatto rispettando le regole e le direttive governative. Posso accettare le critiche sul fatto che non ci fosse bisogno di festeggiare in discoteca ma a nessuno dei partecipanti è stato imposto di divertirsi, ballare, abbracciarsi, togliersi le magliette o godersi la musica.

Chi può dire con certezza che quel party ha fatto esplodere i contagi? Marko Paniki, il preparatore di Djokovic, non ha partecipato alla festa, ma è positivo. Io sono stato insieme a Nole sia a Belgrado che a Zadar ma io non sono risultato positivo al test e lui sì. Qualcuno può spiegarmelo? O come è possibile che Miljan Amanovic, il fisioterapista di Novak, che trattato il gomito di Grigor Dimitrov a Zara, nel corso di più sedute, sia risultato negativo al test.