ATP Pechino 2025, Lorenzo Musetti a 360°: "Le ATP Finals sono un sogno. N° 1? Mi sono fatto un'idea della distanza che mi separa da Sinner e Alcaraz"

ATP PECHINO 2025 - Il carrarino, in vista della sfida contro Giovanni Mpetshi Perricard, si è raccontato, tra la finale persa a Chengdu e i suoi obiettivi: "ATP Finals? Intanto ho sorpassato de Minaur e sono contento. Sono onorato di essere nella posizione di lottare per la qualificazione a Torino. Poter giocare la Coppa Davis in casa è speciale. Sinner e Alcaraz sono i leader del nostro sport".

Musetti: "Le Atp Finals di Torino sono il mio obiettivo e il mio sogno"

Video credit: Eurosport

Lorenzo Musetti è stato uno dei protagonisti della passata settimana, con la finale raggiunta al Chengdu Open 2025, sconfitto da un Alejandro Tabilo in stato di grazia, il quale lo ha allontanato dalla possibilità di vincere un titolo che di fatto manca dall'ATP 250 di Napoli nel 2022. Il carrarino, intanto, in vista della sfida contro Giovanni Mpetshi Perricard al China Open 2025 di Pechino, ha rilasciato un'interessante intervista al 'Corriere dello Sport', nell'edizione in edicola venerdì 26 settembre. Ecco, dunque, un estratto delle sue dichiarazioni più interessanti.

sulle lacrime dopo la finale a chengdu

"Mi sono lasciato andare, è servito a sfogare ciò che avevo dentro. Per me resta una settimana positiva, seppur con un finale amaro. Quello che ho scritto sui social dopo la partita è ciò penso davvero, rispecchia l’attitudine che dovrò avere per tutta la mia carriera. Solo con il duro lavoro arrivano le vittorie. Adesso tra Pechino e Shanghai lottiamo per dei punti importanti e voglio fare bene. In mattinata mi sono allenato con Sonego, è un amico e ha provato a tirarmi su di morale".
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Musetti batte Shevchenko in due set e va in finale: rivivi il match in 90"

Video credit: SNTV

se avrebbe barattato i quarti allo us open con un titolo

"Sono due cose diverse. I quarti di finale in uno Slam ti danno qualcosa in più come punti e soddisfazioni, mentre un titolo è qualcosa che rimane in una carriera. Chiaramente c’è differenza tra perdere una finale in ATP 250 o una finale Major come è successo a Jannik. Sul momento è ovvio mi abbia fatto male, anche perché me la sono giocata fino alla fine e forse avrei meritato qualcosa in più. Inoltre è chiaro che tre anni dopo la vittoria di Napoli, questo titolo lo cercavo e lo volevo. Speravo di alzare il trofeo, ma dopo due giorni fa già parte del passato. Sono pronto ad andare avanti".

Sulle atp finals

"Intanto ho sorpassato de Minaur e sono contento perché salire al settimo posto era uno dei miei obiettivi. Direi che provo un misto tra entusiasmo e pressione, ma come ha detto Billie Jean King "Pressure is a privilege" e sono onorato di essere nella posizione di lottare per la qualificazione a Torino. Giocare con i migliori otto del mondo sarebbe speciale, un sogno che coltivo da quando ero piccolo, in più il pubblico si meriterebbe di avere due italiani in campo. Jannik è già qualificato, ora ci provo io".
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Lorenzo Musetti

Credit Foto Getty Images

sulla possibilità di diventare n° 1

"In questo momento Jannik e Carlos sono i leader del nostro sport e sono i due più difficili da battere. Quest’anno però avendo avuto l’opportunità di affrontarli più volte sono riuscito a farmi un’idea migliore della distanza che mi separa da loro. Per quanto mi riguarda voglio tenere alta l’asticella, confermando la continuità che mi ha caratterizzato soprattutto da Montecarlo in poi".

Sulla coppa davis

"Poterla giocare in casa è speciale. Ce l’ho un po’ lì, per il fatto di non essere mai stato realmente protagonista delle due Davis vinte. Quindi è sicuramente un obiettivo che mi sono posto quello di fare bene con la maglia della nazionale".
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Video credit: SNTV

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