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Tennis, Djokovic: "Spero che la vaccinazione non diventi obbligatoria per noi tennisti"

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DaEurosport

Pubblicato 24/04/2021 alle 17:30 GMT+2

ATP BELGRADO - Il torneo 250 organizzato da suo fratello offre le dosi a giocatori e tecnici ma il numero 1 del mondo afferma: "È una scelta personale, non voglio essere etichettato come una persona pro o contro le vaccinazioni".

Novak Djokovic

Credit Foto Getty Images

Quando si parla di No Vax, particolare attenzione suscita il Djoker. La sua posizione l’aveva già espressa tempo fa ma a scanso di equivoci, Novak Djokovic ha voluto ribadire il concetto dopo aver conquistato la semifinale a Belgrado, dove affronta Aslan Karatsev: "Spero che la vaccinazione non diventi obbligatoria per noi tennisti". Il serbo numero al mondo, che era risultato positivo al Covid-19 a giugno durante il suo "Adria Tour", aveva già suscitato polemiche per la sua posizione contro i vaccini. E dire che l’organizzazione del Serbia Open, che vede a capo suo fratello Djordje, ha anche offerto a giocatori e tecnici la possibilità di immunizzarsi, come riporta la Gazzetta dello Sport. Ne ha approfittato subito Sven Groeneveld, ex tecnico di Maria Sharapova ora nel box del giapponese Daniel, rivale di Berrettini in semifinale.
Il Djoker, uomo da dieta vegana che predilige il più possibile la medicina fitoterapica e omeopatica rispetto a quella tradizionale, non ha detto chiaramente che rifiuterà il vaccino, ma ha sottolineato che manterrà il riserbo sulla sua scelta: "Terrò la decisione per me, penso che si tratti di una questione strettamente privata. Non voglio essere etichettato come una persona pro o contro le vaccinazioni". In questo periodo alcuni tornei si stanno organizzando per distribuire vaccini ai giocatori che volessero farlo. Prima che a Belgrado negli Emirati, poi a Doha e, nel circuito femminile, a Charleston. Da lì si è aperto un dibattito tra pro e contro questa iniziativa. Andrey Rublev, ad esempio, ha ammesso di essere, al momento, contrario: "Se mi chiedessero di scegliere e avessi la possibilità di non farmi somministrare il vaccino, non lo farei. Non c’è una ragione particolare, è una sensazione. Non ho mai ricevuto alcun vaccino da quando ero bambino". Eppure ci sono tornei che per i giocatori vaccinati aprono le porte delle bolle. Come è successo a Monte Carlo dove chi aveva ricevuto la propria dose, come coloro che già avevano avuto il Covid, poteva evitare la quarantena dopo aver eseguito i controlli.
Le donne sembrano più attive sul fronte vaccinale. Simona Halep è stata la prima mostrarsi mentre riceveva l’iniezione e ha annunciato di avere già avuto anche la seconda dose. Vika Azarenka pochi giorni fa ha postato la sua foto con il cerotto sulla spalla dove è stata vaccinata e ha saltato il torneo di Stoccarda per sottoporsi all’immunizzazione. La sua scelta però è stata attaccata sui social e lei ha risposto: "Non dico di seguire il mio esempio. Io l’ho fatto per me, mi sono informata e ritengo sia la scelta migliore". Il dibattito non finirà qui.
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