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Federer, il rientro dopo Wimbledon è vincente: Londero battuto in 61 minuti

DaOAsport

Aggiornato 14/08/2019 alle 09:43 GMT+2

Lo svizzero supera l'argentino 6-3 6-4 all'esordio di Cincinnati e accede al terzo turno dove affronterà il vincente della sfida tra il russo Andrey Rublev (n.70 ATP) e il connazionale Stan Wawrinka (n.23 del ranking).

Roger Federer au Masters 1000 de Cincinnati

Credit Foto Getty Images

Tutto facile per Roger Federer. Lo svizzero (n.3 del mondo) ha fatto il proprio esordio nel Masters 1000 di Cincinnati (Stati Uniti) di tennis contro l’argentino Juan Ignacio Londero (n.55 del ranking), giustiziere al primo turno di Matteo Berrettini, aggiudicandosi il match con il punteggio di 6-3 6-4 in 1 ora e un minuto di partita. Un incontro in cui l’unica variazione sul tema è stato l’arrivo della pioggia che ha costretto i giocatori a dover attendere un’ora circa prima di poter riprendere. Un successo autorevole quello del sette volte trionfatore del torneo dell’Ohio che nel prossimo incontro se la vedrà con il vincente della sfida tra il russo Andrey Rublev (n.70 ATP) e il connazionale Stan Wawrinka (n.23 del ranking).
Nel primo set l’avvio di Londero non è dei migliori: tanti errori e un doppio fallo letale nel secondo game che costa il break. L’elvetico tiene una velocità di crociera piuttosto alta sul suo servizio, concedendo le briciole al rivale. Si assiste a una frazione dominata da questo fondamentale e non è un caso che le percentuali di efficienza da ambo le parti siano importanti: l’81% dei quindici conquistati da Roger e l’82% da Londero con la prima in battuta. Sul punteggio di 6-3 in favore del rossocrociato, va in archivio il primo parziale in appena 22 minuti, con una serie di 24 punti in favore di chi si è trovato a servire.
Nel secondo set, sul Lindner Family Tennis Center, Giove Pluvio fa visita e sul 2-2 arriva l’interruzione. Si aspetta un’ora e Roger parte bene dai blocchi, strappando la battuta al sudamericano nel quinto game e annullando una palla del controbreak nel successivo. E’ l’unico momento veramente critico per lo svizzero che pone fine alla contesa sul 6-4, forte di 9 ace, del 77% dei punti ottenuti con la prima di servizio e dell’83% con la seconda.
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